L'on Scilipoti (IDV) voterà la fiducia |
Per carità, il parlamentare esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato. Risponde ai propri elettori (che purtroppo però non lo scelgono) ed alla propria coscienza. Ma a tutto c’è un limite. E mi sembra che i due deputati dell’IDV (Razzi e Scilipoti) che hanno anticipato che voteranno la fiducia al governo, questo limite lo abbiano abbondantemente passato. Perché accettare la candidatura tra le fila del partito di Di Pietro, farsi eleggere, e poi votare per la salvezza di Berlusconi, è come andare a dormire la sera da juventino e svegliarsi l’indomani da interista.
Di Pietro, a volte, sembra che i candidati per le sue liste se li scelga con il tasto random (a casaccio). Ed ora non basta, da parte sua, gridare al Giuda o all’estremo tradimento. Basterebbe solo prestare una maggiore attenzione nel selezionare e proporre la classe dirigente del suo partito. Perché la credibilità poi, non la trovi tra gli scaffali del supermercato. Una volta persa, è difficile riacquisirla. Pertanto oggi io non me la prendo ne con Razzi ne con Scilipoti. Ma appoggio il Michele Serra di ieri su Repubblica che sostanzialmente diceva:
“Purtroppo se il dito indica Scilipoti, siamo tutti autorizzati a guardare Di Pietro”
L'on. Razzi con Antonio Di Pietro |
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