Di Alessandro GILIOLI - Piovonorane
In tutti questi anni, e ormai non sono più pochissimi, Beppe Grillo ha cercato di convincerci che “gli altri” erano tutti uguali: Pdl e “Pdmenoelle”, ma anche Vendola, Pisapia e ultimamente pure Di Pietro.
Di fronte a questa strategia politica e mediatica – “io l’unico diverso, gli altri tutti uguali fra loro, insomma l’unica scelta vera è tra M5S da una parte e il resto del mondo dall’altra” – una sinistra non completamente rimbambita avrebbe immediatamente cercato di dimostrare il contrario: mostrando con le idee, con le proposte, con i comportamenti e con i fatti la propra diversità non solo dalla maggioranza ‘ad criccam’ che ci ha governato fino a novembre ma anche dal bloccone clerico-centrista che sta formandosi attorno a Casini.
Ovviamente è successo esattamente il contrario. E cioé che Bersani ha firmato una proposta di legge sul finanziamento ai partiti con Alfano e Casini, che insieme ai medesimi sta ammannendoci anche una nuova (pessima) legge elettorale, e che (perla finale) ieri ha proposto un fronte unico contro il populismo, il che è esattamente la strategia perfetta per alimentarlo.
Boh.
Io un fronte unico con Gasparri e Cicchitto non lo farei nemmeno per combattere un’invasione aliena.
Quanto a Bersani e a chi con lui sta sbagliando ogni mossa possibile, mi viene da rispondergli parafrasando Nanni Moretti: ve lo meritate, Beppe Grillo.
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