lunedì 11 ottobre 2010

COLLETTA PER LA CIVILTA'


Da L'INTERESSATO

Ad Adro, profonda Padania, un sindaco con mutande e cravatte verdi, ha deciso di adornare l’edificio scolastico di nuova costituzione, con stemmi della Lega Nord e di intitolare tale Istituto all’ideologo di questo partito, tale Gianfranco Miglio.  Quello organizzato da questo genio della politica è un vulnus alla Costituzione ed alla democrazia senza precedenti: mai nessuno dopo l’istituzione della Repubblia Italiana aveva osato tanto, marchiando una scuola e relegandola, di fatto, a propaganda politico/elettorale. Così è sorto lo sdegno della parte sana degli abitanti di Adro. E questo sdegno si è diffuso a ritmo velocissimo nell’intera nazione. Il risultato ottenuto è stato quello di svegliare dal torpore un ministro della Pubblica Istruzione non Leghista (Maria Stella Gelmini). E, conseguentemente, il Dirigente scolastico competente per la provincia di Brescia è stato obbligato ad intraprendere tutte le azioni affinché quei simboli venissero rimossi. Ma l’Italia è un paese particolare.  Se costruisci una villetta nella Valle dei Templi ad Agrigento, del resto, prima che ti arrivi l’ordine del Tribunale di demolirla, ci sta che in quella costruzione ci risiedano un paio di generazioni di affini. Idem per la scuola di Adro. I simboli sono da togliere. Il Prefetto si rimbalza la responsabilità con il Dirigente Scolastico. Il Sindaco, furbescamente, riferisce di non avere i 15 mila euro per rimuovere il “Sole delle Alpi” marchiato ovunque all’interno ed all’esterno dell’edificio. Ed i simboli rimangono lì in bella vista. La storia va avanti da un mese. Senza risultati. Perché questa è l’Italia. Un paese dove il provvisorio diventa definitivo anche quando è spudoratamente illegale.
Ed allora lancio uno spunto: organizziamo una colletta. Invito i cittadini per bene di Adro ad aprire un conto corrente. Io sono convinto che gli Italiani non mancheranno di contribuire. Per eliminare questo scempio, per ristabilire una parvenza di stato di diritto e prevalenza dei principi democratici. La chiameremo “una colletta per la civiltà”.
E se verranno superati i 15 mila euro occorrenti, con il maggiore realizzo, acquistiamo una gigantografia della foto qui accanto; quella che ritrae Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Ed appendiamola nell’ingresso della scuola di Adro.  Per la civiltà. Per l’eliminazione delle barbarie. Per celebrare chi merita. Per dimenticare e depennare, i marchi. Che ci riportano ad ideologie e periodi storici tragici per la nostra nazione.

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