martedì 27 novembre 2012

SENZA PIETA'

Nessuna pietà per Alessandro Sallusti, direttore de IL GIORNALE.
Lo hanno condannato a 14 mesi di arresti domiciliari a casa della Santanchè.
Quasi meglio un 41 bis.....


lunedì 26 novembre 2012

IL CROLLO

E vabbé. Tutti a parlare del risultato delle primarie del centro-sinistra oggi. Ma vedendo il TG de LA7 stasera, ed analizzando il solito sondaggio politico del lunedì, c'è una dato che sconvolge e che ha del clamoroso. La coalizione che nel 2008 ha vinto le elezioni, è passata dal 44,1% dei consensi, all'attuale 25,5%. Più che un crollo, una catastrofe.

Gli italiani non sono più disposti a farsi infinocchiare.

 

 

 

 

GOGOL

Mettetela pure come volete. Ma a me, l'uomo di "gogol" che parla di Forza Italia 2.0, twitter e facebook, fa semplicemente sbudellare dalle risate.

 

 

domenica 25 novembre 2012

PER FAVORE, NON SPINGETE.....

Emilio Fede oggi, a Milano, al Teatro Nuovo, ha presentato il suo nuovo movimento politico, "Vogliamo Vivere"

Non spingete, c'è posto per tutti......

 

 

 

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TRA FALCHI E COLOMBE

 

 

AFFETTI

 

 

CI MANCAVI, SILVIO

Bentornato Silvio. Ci sei mancato. Avevamo nostalgia di te. Tra i cloni e gli originali, abbiamo sempre preferito i secondi. Alfano era come una borsetta Fendi sul tappetino di un vù cumprà. Tu, no. Tu sei l'essenza del marchio. Grazie di essere nuovamente tra noi. È la fine di un equivoco.

 

 

 

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MEDIO EVO

Banda larga? Tablet? Fibra ottica? Stampanti laser in rete?

No, il futuro della giustizia italiana è questo. Carta, penna e calamaio.....

 

 

sabato 24 novembre 2012

AH ECCO.....

Che poi alla fine, questi buontemponi del PDL, non fanno altro che prenderci per il culo, con queste primarie....

Ma il titolo qui sotto è illuminante....

Perchè, involontariamente, nell'angolo superiore, a destra, ci parla di Bossi. Che ha aperto l'unica via possibile per una resurrezione.......

 

 

ISOLAMENTI

 

 

venerdì 23 novembre 2012

AL-NANO

Ma non lo trovate stupefacente il moralismo a targhe alterne di Alfano?

Dice che se alle primarie del PDL correranno indagati, lui non si candiderà. E, due minuti dopo aggiunge che sarà comunque sempre al fianco del Berlusconi perseguitato.

Chissà se l'essere venuto a sapere che il suo capo foraggia con 2.500 euro al mese un nutrito giro di zoccole d'alto bordo, gli ha procurato un eguale sussulto di moralismo perbenista.

O se, molto più semplicemente, al capo è consentito tutto. Anche l'eccezione che conferma la regola.....

 

 

VERSO IL 12%

Se quello che alcuni sondaggi stanno svelando è vero, ovvero il dato di un PDL vicino al 12%, i probabili eletti del partito Berlusconiano, dovranno essere selezionati con la massima attenzione. Perché potrebbero essere poche decine a fronte di un numero di indagati e condannati all'interno del partito che non hanno intenzione di farsi da parte, decisamente maggiore. Parliamo dei Cosentino, dei Dell'Utri, dei Verdini o degli Scajola. Tutti ancora lì, in fila per uno scranno parlamentare e, soprattutto, per l'annesso salvacondotto giudiziario.

Bisognerebbe dunque rivedere il concetto di primarie nel PDL. Si dia precedenza, nelle candidature, a chi è più messo male con la giustizia. Si compierebbe l'ultimo gesto "ad personam" di un partito da sempre basato sul motto del Marchese del Grillo: "io sò io, e vò nun siete un cazzo"

La degna parola "fine" verrebbe scritta.

 

 

 

IL GESTO DELL'OMBRELLO

 

 

mercoledì 21 novembre 2012

LE PAROLE E I FATTI......

L'ultimo capolavoro di Mario Monti

 

L'ESAURITO

A me qualcuno dovrebbe spiegare, in maniera molto semplice, per quale motivo dovremmo affidare la scrittura della nuova legge elettorale all'autore di quello sgorbio passato alla storia con il nome di "porcellum". Aggiungendo, peraltro, che il porcellum lo scrisse da lucido, mentre ora agisce da "esaurito".

 

 

DISOCCUPATI

Il parlamento ha varato una nuova legge per disciplinare la materia condominiale (la precedente, vetusta normativa, era stata emanata più di mezzo secolo fa). Illuminante lo specchietto pubblicato oggi su Repubblica che descrive i requisiti per poter diventare amministratore condominiale:

Un'ulteriore possibilità di impiego professionale per parlamentari del PDL, ipoteticamente trombati alle prossime elezioni, viene dunque meno. Quella postilla prevista nel nuovo testo che prevede per i nuovi amministratori condominiali l'essenziale requisito di "non dover avere subito condanne per delitti contro la P.A.", infatti, li rende inidonei al nuovo possibile lavoro.

Con una condanna definitiva per delitti contro la Pubblica amministrazione, infatti, si può esercitare il ruolo di parlamentare della repubblica italiana. Ma non si può, purtroppo, dividere in millesimali, le spese di pulizia di una scala condominiale.

 

lunedì 19 novembre 2012

PIERCASINANDO

A differenza di tanti altri che lo santificavano, io ho sempre combattuto Di Pietro”

(Pierferdinando Casini, Panorama, 21-11).

GIÁ.........

“Caro Di Pietro, i tuoi articoli... rivelano passione civile e senso dell’opinione pubblica e mi inducono a darti un caloroso e rispettoso ‘benvenuto’... Spero sia l’inizio di un percorso. Noi del Ccd lo abbiamo avviato da tempo. Se è lo stesso, ci incontreremo”

(Casini, La Stampa, 24-3-95).

“Spero che Di Pietro in politica contribuisca a saldare il rapporto incrinato tra l’opinione pubblica e i suoi rappresentanti”


(Casini, La Stampa, 4-4-95).

"Per Di Pietro ci vuole un ruolo di primo piano nell’alleanza di centrodestra, la sua collocazione più naturale. Dovrebbe essere uno dei leader della coalizione”

(Casini, Corriere della Sera 14-4-95)

sabato 17 novembre 2012

TAGLIATOR SOTTILE

Di Massimo Gramellini - LA STAMPA

Sosteneva il sommo Brera che in certe persone l’intelligenza va considerata un’aggravante, come l’ubriachezza nei fatti di sangue. E Giuliano Amato, si sa, è molto intelligente. Intelligentissimo. In un’intervista a «Sette» intrisa di fosforo, l’uomo che sussurrava ai cinghiali (in un’altra era geologica era il camerlengo di Craxi) ha proposto di garantire un’indennità agli onorevoli disoccupati, qualora malauguratamente passasse la proposta di fissare un limite di due legislature alla loro presenza in Parlamento. «Un trentenne eletto, dopo due mandati, cioè a 40 anni, che cosa dovrebbe fare mentre aspetta di compiere i 65? L’esodato di Stato?» si interroga Amato, interpretando l’ansia di un Paese intero per la sorte di quei negletti. «Che cos’è, un nemico da punire solo perché ha fatto politica?» Il quadro descritto da Amato è obiettivamente drammatico: immagino il parlamentare licenziato nel fiore degli anni, mentre vaga per le strade senza corona e senza scorta, riducendosi a chiedere l’elemosina a qualche precario della scuola.

A sua scusante, va detto che Amato sconta una certa inesperienza in materia, avendo avuto in sorte un destino diverso: 31 mila euro lordi al mese di pensione. Certo, reclamare l’indennità di reinserimento (che peraltro già esiste) per una categoria che dovrebbe interpretare la politica come servizio anziché come mestiere non richiede solo intelligenza ma anche parecchio coraggio. Per quanto il più coraggioso di tutti rimane colui che ha affidato l’incarico di preparare un piano per il taglio dei costi della politica proprio ad Amato.

Da La Stampa del 17/11/2012.

venerdì 16 novembre 2012

mercoledì 14 novembre 2012

IL SALLUSTI PENTITO

Alessandro Sallusti, intervistato dal Fatto Quotidiano per la nota vicenda del rischio di andare a popolare le patrie galere per aver compiuto il reato di diffamazione a mezzo stampa, ci regala la frase del giorno, della settimana, del mese, dell'anno, anzi, del secolo.



BERLINGUER.......

 

martedì 13 novembre 2012

GOVERNATI DALLA SERIE C

Grazie a Huffington Post Italia

Berlusconi ha lo stress di un Cristiano Ronaldo che si trova a giocare in serie C. E' costretto a giocare in una squadra di seconda o terza divisione ed è innervosito. Sicuramente non è la situazione ideale per lui e questo comporta uno stress inimmaginabile". Così Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele e medico personale di Berlusconi ieri mattina durante la trasmissione radiofonica La Zanzara .
Alla domanda se per la salute del Cavaliere consigli di più il Kenya o continuare a frequentare Cicchitto, Gasparri e La Russa: Zangrillo risponde: "Ma diecimila volte il Kenya, si deve disintossicare da queste cose. Dovrebbe fare solo il padre nobile e basta, lo dico da medico".


Il problema vero è che con la serie C, il Berlusca, ci ha governato l'Italia per più di un triennio......

sabato 10 novembre 2012

TWEET

Gad Lerner, oggi ha twittato:

I bonifici da 2500 euro al mese destinati alle Olgettine sono l'unica riforma del welfare attuata da Berlusconi in vent'anni di politica

FERMATE CASINI

"Se Bersani vuole conservare il porcellum, che lo dica chiaro e tondo"

È la frase che Piercasinando Casini va blaterando da tre giorni non appena vede un qualcosa che assomigli a un microfono. Il porcellum, dunque, trattato come il male assoluto, come un sistema elettorale di cui quasi vergognarsi, come una legge da abolire immediatamente.

Già, fila tutto. Se non fosse che il Porcellum esiste perché tutta l'UDC di Casini, cinque anni fa, votò a favore di questa legge elettorale.

STRESS

Da Radio 24

Berlusconi ha lo stress di un Cristiano Ronaldo che si trova a giocare in serie C. E' costretto a giocare in una squadra di seconda o terza divisione ed è innervosito. Sicuramente non è la situazione ideale per lui e questo comporta uno stress inimmaginabile". Lo dice Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele e medico personale di Berlusconi, a La Zanzara su Radio24. Per la sua salute gli consiglia il Kenya o continuare a frequentare Cicchitto, Gasparri e La Russa, chiedono i conduttori?: "Ma diecimila volte il Kenya - risponde Zangrillo - si deve disintossicare da queste cose. Dovrebbe fare solo il padre nobile e basta, lo dico da medico".

CHIAMATE UN'AMBULANZA

E pensare che a me Bersani, sta pure simpatico. Insomma, in mezzo al cialtrume che occupa i palazzi, mi sembra una persona capace, seria, rispettabile. Poi però, leggo ultim'ora come questa:

Ed allora vengo assalito da dubbi atavici sulla sanità mentale del segretario del Pd. Cioè, Passera e la Fornero dovrebbero fare outing per dire "da che parte stanno"? Ma se da un anno non fanno altro che massacrare i poveri disgraziati, i portatori di malattie genetiche, gli esodati, i pensionati al minimo, i morti di fame. E Bersani non ha ancora capito da che parte stanno ?

Chiamate un'ambulanza!!!!!!!

 

 

giovedì 8 novembre 2012

HANNO FATTO LA FESTA AL PD

Di Alessandro Gilioli

Scusate se non parlo di America, ma a costo di passare per provinciale vorrei che i miei tanti amici elettori e iscritti al Pd – bersaniani, renziani o altro, è lo stesso – questa mattina invece di alzare la bandiera di Obama riflettessero sul super pacco che gli hanno tirato ieri quelli che avevano scelto come futuri alleati, le famose forze del «centro liberale ed europeista» (!) con cui avevano deciso di governare.

In parole povere: quel bel tomo di Rutelli – insieme appunto all’Udc – ha messo a punto un sistema di voto che portando al 42,5 per cento il premio di maggioranza seppellisce il bipolarismo e vorrebbe imporre di fatto un’alleanza Pd-Pdl-Udc anche al prossimo giro.

Un Monti-bis, scrivono i giornali, ma non è detto che il professore sia disposto a imbarcarsi con la compagnia dei vecchi partitocrati famelici e arroccati, quindi forse un Passera-Casini, vedete voi: comunque una schifezza che piace ai sedicenti centristi (perché ne sarebbero il potente ago della bilancia) e soprattutto piace a Berlusconi – i cui voti sarebbero ancora indispensabili a tenere in piedi il governo – perché garantirebbe i suoi affari e le sue aziende, nonostante il crollo di consensi.

Se il Pd avesse un orgoglio e soprattutto un’identità, dopo questo super pacco rovescerebbe il tavolo: mandando al diavolo quei tristi furbacchioni di Rutelli e Casini – avrebbe dovuto farlo già da molto tempo – e aprendo a una coalizione di contenuti anziché di sigle: diritti civili, diritti sociali, ambiente, precariato, riduzione della forbice sociale, legalità, guerra alla finanza selvaggia e all’evasione, welfare nordeuropeo, scuola pubblica, sanità pubblica, tagli alle spese militari, tasse sui ricchi secondo il modello Hollande.

Probabilmente, in cinque mesi, scoprirebbe come per miracolo che più del 42,5 per cento degli italiani sarebbe d’accordo.

Pazzesco, no?

L'INVIDIA/2

Pensate che culo gli americani. Da quelle parti, uno come Mitt Romney, candidato repubblicano ala presidenza, perde le elezioni, e sparisce dalla vita politica. Azzerato, cancellato, dimenticato nel breve volgere di qualche settimana.
Da noi, uno come Rutelli, sconfitto nelle elezioni politiche da Silvio Berlusconi nel 2001, depredato mentre era colto da insonnia del finanziamento pubblico ai partiti delle Margherita da un Lusi qualunque, invece, è ancora in giro. Undici anni dopo. E raccoglie uno zero virgola nei sondaggi con il suo partitino. Ma presenta emendamenti alla legge elettorale che prevedono l'assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione che raggiungerá il 42,5% (garantendo la futura totale ingovernabilità).
Che cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutto questo?




mercoledì 7 novembre 2012

NON ENTRATE IN QUELLO STADIO

Stadio San Siro. Gara di Champions League Milan-Malaga. Tribuna d'onore.

A San Vittore avreste potuto trovare un ambiente più salubre. Elenco degli indagati/condannati in questa foto:

Silvio Berlusconi, Marcello Dell'Utri, Ennio Doris, Paolo Berlusconi, Roberto Formigoni, Flavio Briatore.

Non entrate in quello stadio.

 

 

IL CASINI CHE FU

Di Marco Bracconi. www.repubblica.it

Che il Pd – e tutti gli altri – stiano muovendosi pro domo loro sulle legge elettorale è cosa evidente. Ed è altrettanto evidente che il vituperato Porcellum a Bersani stavolta mica dispiacerebbe.

Ma Casini non fa miglior figura del leader Pd. Il capo dell’Udc rivendica il blitz di ieri sul premio di maggioranza, spiegando che non vuole in Parlamento due partiti che col 30% dei voti finiscono con l’avere il 55% dei deputati. Un argomento che ogni democratico sottoscriverebbe.

Bravo Pier Ferdinando, dunque. Se solo ci spiegasse come mai questo argomento vale oggi ma non valeva ai tempi. Quando lui e i suoi votarono come soldatini la porcata di Calderoli. Premio di maggioranza e liste bloccate comprese.

L'INVIDIA

In America i hanno votato. Ieri, a tarda sera, si sono chiusi i seggi. Durante la notte lo spoglio. Obama é stato rieletto. Ha appena pronunciato il suo discorso da vincitore (mentre scrivo sono le 8 di mattina). In otto ore dunque gli americani hanno saputo chi li governerà fino al 2016.

In Italia ieri, in una partitocratica commissione del Senato, hanno approvato un codicillo che stabilisce che il premio di maggioranza alla coalizione che vincerà le elezioni scatterà solo se la stessa coalizione vincente raggiungerà almeno il 42,5% dei consensi. Ora non prendiamoci per il culo: questi signori lo sanno benissimo che nessuna coalizione raggiungerà mai il risultato. Questo significa che noi voteremo, ci sarà lo spoglio, e l'indomani nessuno avrà i numeri per governare. E ci dovremo affidare ai Casini di turno che andranno un po' di qua ed un po' di là. Perpetrando il solito teatrino schifoso in faccia alle nostre preferenze.

Si, oggi ancora di più oggi, invidio gli americani.

martedì 6 novembre 2012

AS THE USUAL

Un ramo della famiglia Marzotto ha dirottato nel 2006 alle isole Cayman 150 milioni derivati dalla vendita al fondo Permira della maison di moda Valentino. Quando, ieri, la magistratura ha provveduto a un sequestro cautelativo di beni per un ammontare di 65 milioni, abbiamo scoperto chi sono gli avvocati prescelti da questi signori. Un marchio assoluto di garanzia: Niccolò Ghedini e Piero Longo, li avete per caso già sentiti nominare? E difatti nel loro primo comunicato definiscono l’accusa di frode fiscale “frutto di un evidente sbaglio”. Peccato che la Procura di Milano possa esibire, fra le altre carte, anche il parere dello studio tributario che a suo tempo sconsigliò l’operazione, nero su bianco, perchè il fisco italiano l’avrebbe quasi di sicuro contestata. Piace vedere che gli avvocati Ghedini e Longo sono sempre in prima fila quando c’è da battersi per i valori della civile convivenza e della legalità democratica. Non a caso li hanno eletti pure parlamentari della Repubblica.

domenica 4 novembre 2012

LA LETTERA

Scritta da Antonio Di Pietro a Maurizio Crozza.

 



Caro Maurizio Crozza,

in Italia, come sai, non solo i politici rispondono agli interessi di fazione ma anche giornalisti, conduttori e persino uomini e donne di spettacolo si prestano spesso a operazioni di killeraggio per conto del padrino politico di turno.

Ma se persino una persona come te, che a quelle logiche faziose non ha mai obbedito, contribuisce a divulgare, in perfetta buona fede, le bugie che sono state dette in questi giorni, è segno che la campagna di disinformazione e calunnia ha raggiunto davvero livelli molto allarmanti.

Sul mio conto, anzi sui miei conti, a te, come a milioni di altri italiani, sono state raccontate grandissime e sfacciate bugie. Ma, come ben sappiamo, una bugia ripetuta mille volte, amplificata da giornali e televisioni compiacenti, diventa una verità. E’ la legge su cui si basano tutte le campagne di calunnia e killeraggio politico e nessuno ci andava a nozze quanto Berlusconi. Pare che abbia fatto scuola. A guidarli c’è anche la paura di una possibile alleanza del fronte dei non allineati a Monti e al governo della finanza e dei finanzieri.

Io non ho a disposizione televisioni e conduttori, anche perché l’Italia dei Valori è l’unico partito che abbia rinunciato a posti nel cda Rai, nelle reti Rai e nei Tg, mentre tutti gli altri lottizzavano a man bassa. Ho solo la forza della verità e della Rete, che ci permette di incrinare quel monopolio dell’informazione grazie al quale erano solo i padroni dei media a decidere cosa era vero e cosa falso.

Dunque, ho già iniziato a mettere in Rete una puntigliosa documentazione. Se hai un attimo, verifica di persona sul mio sito. Mai come in questo caso “carta canta”. Ho dimostrato, con le visure catastali, che un modesto appartamento diviso in due e da me regalato nel 2008 ai miei figli Anna e Toto, a Milano, è diventato nella campagna di calunnia “15 case”.

Ho messo a disposizione di chiunque i documenti che dimostrano come in quell’agguato travestito da inchiesta siano state fatte passare per mie proprietà marciapiedi, svincoli, strade di accesso e persino giardinetti pubblici.

Ho chiarito, sempre con le visure catastali, che i due appartamenti di Bergamo, sui quali è stato sollevato un ennesimo polverone, sono in realtà un solo appartamento, acquistato a nome suo e dei nostri figli da mia moglie Susanna Mazzoleni, al termine di una carriera forense di notevole successo e che giustamente le ha fruttato meritati guadagni.

Nei prossimi giorni continuerò a mettere in Rete la documentazione che smantella punto per punto il castello di accuse mosse contro di me, e che sono in realtà copiate di sana pianta da quelle sollevate a suo tempo da giornali che fanno della calunnia la loro forza, salvo poi dovermi pagare fior di quattrini in seguito alle querele da me sporte. Proprio come mi accingo a fare contro i nuovi calunniatori.

E’ proprio questo che mi indigna. Tutti possiamo sbagliare, anche i migliori giornalisti. Ma in questo caso non si tratta di errore. Sarebbe bastato, oltre a copiare le accuse della stampa berlusconiana, andarsi anche a vedere come avevo risposto a quelle accuse. Ma se lo sforzo era troppo grande per quei bravi cronisti, sarebbe bastato chiedermi lealmente spiegazioni, invece di organizzare un’imboscata. Avrei risposto esattamente, come sto facendo adesso in Rete. Ma non era questa la loro intenzione. Era mettere a tacere una voce scomoda, non cercare la verità.

A volte bisogna saper fare un passo indietro. Io l’ho fatto due volte, e sono ben pochi gli uomini pubblici che in Italia possono dire altrettanto. Ho lasciato senza esitazione prima un lavoro che amavo, nel quale avevo raggiunto risultati direi soddisfacenti, e poi un posto di ministro, per difendermi dalle accuse ipotizzate dalla magistratura con le mani libere e senza recare nocumento alle istituzioni.

Ma ci sono occasioni in cui bisogna, invece, non arretrare di un millimetro. Quando ti calunniano personalmente per toglierti di mezzo politicamente, quando cercano di ottenere con le campagne scandalistiche quello che non possono ottenere altrimenti, cioè la resa mia e dell’Italia dei Valori, non ci si piega ma si combatte a viso aperto, sapendo che presto o tardi la verità avrà la meglio.

Posso dire che spero che tu sia tra i primi ad accorgertene?

Con sincera stima,

Antonio Di Pietro


venerdì 2 novembre 2012

MERITOCRAZIA

 

 

PROVATECI VOI

Il proprietario della rinomata “Enoteca da Giovanni” di Montecatini Terme trattiene a stento l’entusiasmo. Il tovagliolo di raso utilizzato martedì sera da Silvio Berlusconi diventerà l’attrazione principale del locale. Un cimelio che sarà presto esposto in una teca. Sulla stoffa, il Cavaliere ha addirittura tracciato uno schema sulla prossima campagna elettorale. Un ingegnoso diagramma, dove campeggiano le scritte “pulito”, “nuovo”, “vecchio”, “sporco”. Sorprendente l’analisi dell’ex premier: il partito che rappresenterà meglio degli altri i primi due valori raggiungerà il consenso più alto. Pari al 50 per cento. In calce, la firma del Cavaliere. Adesso provateci voi. Entrate in un ristorante. Sedetevi a un tavolo, ordinate, mangiate. Al termine della cena scrivete con una penna biro il vostro diagramma elettorale su un tovagliolo di raso. A quel punto osservate la festosa reazione del proprietario.