lunedì 31 ottobre 2011

NUCLEI EVERSIVI CLANDESTINI

Come dar torto al ministro Sacconi....

In Italia si nascondono "nuclei eversivi clandestini"

QUI, perfettamente rappresentati in una splendida foto.......

QUANDO ANDAVO A SCUOLA

Quando andavo a scuola e dovevo prepararmi per un compito in classe pianificato con largo anticipo, ero un maestro di programmazione. Bravissimo: Lunedì studio questo. Martedì approfondisco quest'altro, Mercoledì do una ripassatina a quell'argomento lì che già un pò ho studiato, Giovedì faccio un bel ripassone generale e Venerdì mattina mi presento per affrontare la prova scritta, preparatissimo.

Poi, in realtà, succedeva che arrivato al Giovedì sera non avevo fatto nulla di ciò che avevo pianificato.  In me prevaleva una dose di giovanile irresponsabilità e la voglia di divertirsi aveva sempre la meglio sullo studio. Così, il giovedì sera, si trasformava in un vero e proprio dramma.
 Passavo la serata e parte della nottata  a tentare di carpire qualche nozione qua e là e mi presentavo l'indomani a scuola,  assonnato ed assolutamente impreparato. Il compito in classe si trasformava in un mero esercizio dell'arte dell'arrangiarsi. Ricorrevo alla mia creatività ed alla fine, quasi per miracolo, riuscivo ad avere uno straccio di sufficienza.

Il mio comportamento, insomma era molto simile a quello di Berlusconi. Ha governato questa nazione per 8 degli ultimi 10 anni.  Ci ha raccontato mille volte le sue intenzioni, i suoi libri dei sogni, il suo "nuovo miracolo italiano".  Ed ora si ritrova, nei prossimi 18 mesi, come promesso all'Unione Europea con la lettera della settimana scorsa, a dover realizzare ciò che per 18 anni è riuscito solo a scrivere nei suoi onirici programmi elettorali.

Come me, insomma, sarà costretto a far la nottata.

E se non prende la sufficienza, sono cazzi amari per tutti.


VIRGILIO ERA UN TERRONE

Favoloso a Mantova: l'assessore al turismo si scaglia contro la celebrazione del poeta perché «se n'è andato a Roma, poi in Calabria, infine a Napoli, insomma ci ha traditi». E aggiunge: «Molto meglio il padano Teofilo Folengo»

Cara Mantova, bentornata in Lombardia". Così esultava Roberto Formigoni l'anno scorso per la città lombarda espugnata dal centrodestra. Non calcolava la Tunisia. Proprio il viaggio in Tunisia fatto dal sindaco del Pdl Nicola Sodano per negoziare il prestito del raro mosaico di Virgilio tra le Muse per la grande mostra virgiliana aperta a Palazzo Te il 15 ottobre ha scatenato la Lega, alleata di giunta sempre più inquieta: cultura sprecona, costi eccessivi. In più, la provocazione dell'assessore al Turismo, Vincenzo Chizzini: era meglio celebrare il poeta Teofilo Folengo, perché Virgilio, testuali parole, "se n'è andato a Roma, in Calabria, infine a Napoli, dove è sepolto. Ci ha traditi".

Ma non bastava Virgilio terrone.

Il parlamentare bossiano Gianni Fava ha bollato l'inaugurazione con gli ospiti tunisini (console, ministro, sindaco di Cartagine), presente la connazionale Afef Jnifen con Marco Tronchetti Provera, come "ricettacolo di soubrette a fine carriera".
L'estrema rozzezza dei toni ha fatto infuriare il mite sindaco Sodano, inasprendo i rapporti già tesi. Al punto che la parte oltranzista della Lega minaccia di ritirare i suoi assessori.

Chissà se il presidente Napolitano, già pesantemente offeso dal capogruppo leghista l'anno scorso, verrà a omaggiare Virgilio il 7 dicembre. Meglio la prima della Scala.

T. M. L'Espresso

domenica 30 ottobre 2011

IL PREMIER CROUPIER

Una nuova concessionaria per il gioco d’azzardo online. Ma non una concessionaria qualunque, nella torta del ricco mercato del gioco in Internet ora c’è anche la Mondadori di Marina Berlusconi con la sua Glaming. Ennesimo caso di conflitto di interessi dunque nella vicenda politica e imprenditoriale del premier. Già perché per operare nel mercato dei giochi, che in Italia a fine 2011 varrà circa 70 miliardi di euro, serve una concessione. E a dare le concessioni sono i Monopoli dello Stato, che a loro volta dipendono dal governo.

Insomma, l’esecutivo del presidente del Consiglio, attraverso l’amministrazione dei Monopoli, concede l’autorizzazione ad operare ad una società che di fatto appartiene al 70% al premier stesso. L’altro 30%,  è controllato dalla Fun Gaming. Quest’ultima, a sua volta è per 49% inserita in una fiduciaria, mentre il restante 51% appartiene a Marco Bassetti, marito di Stefania Craxi, che al governo siede come sottosegretario agli Esteri.

Ma i profili del conflitto di interessi non finiscono qui. Quando il cda di Mondadori discute la nascita di Gamling, nel novembre del 2010, tra i consiglieri presenti – in videoconferenza – c’è anche Mario Resca, ex numero uno di McDonald’s e attuale direttore generale del ministero dei beni culturali. Per non dire di Aldo Ricci, che di Glaming è presidente. Ricci è già stato, per due volte, amministratore delegato della Sogei, società pubblica che gestisce l’anagrafe tributaria. Voluto da Tremonti è stato rimosso da Visco e poi richiamato dallo stesso Tremonti.

IL FATTO QUOTIDIANO

MENO DUE.......

Grazie a L'INKIESTA :

La Corte Costituzionale “regala” due deputati ai finiani

Più degli scajoliani ha potuto la Consulta. La settimana scorsa una sentenza ha stabilito l’incompatibilità tra la poltrona di parlamentare e quella di sindaco. A breve la Giunta delle elezioni decide: undici tra berlusconiani e leghisti potrebbero dire addio a Montecitorio. E in due casi subentrerebbero fedelissimi di Fini.
Continua a leggere qui

USI ALTERNATIVI

sabato 29 ottobre 2011

EURO SI, NO, O BO ?????

“L'euro ha in sé una virtù particolare: non è la moneta di un singolo paese che si estende agli altri; è una stessa unità di misura che viene adottata simultaneamente in diversi paesi, che pertanto non potranno più nascondere sotto il tappeto della moneta nazionale i loro vizi e le loro debolezze.
L'euro assume un valore politico internazionale: sarà il primo biglietto da visita comune dell'Europa.
Con l'euro deve cambiare il modo di pensare e di fare economia e politica.
Dall'Europa, con l'euro, è stato bandito il peccato monetario.
La moneta unica innesca un circolo virtuoso che dovrà trovare concordi la politica e l'economia. Le premesse per una lunga stabilità ora ci sono. Diamo quindi il benvenuto alla nuova moneta: un'idea straordinaria che si è tradotta in una realtà concreta. Un'idea di libertà, di responsabilità, di fiducia reciproca.”
          Silvio Berlusconi -  26 Novembre 2001

        

“Questa attenzione sull'Italia (da parte dei mercati, Ndr) deriva dal fatto che c'è un attacco all'euro, che non ha convinto nessuno come moneta. E in effetti è una moneta un po' strana, perché è una moneta non di un solo paese ma di tanti paesi insieme - che però non hanno un governo unitario dell'economia - e che però non ha alle sue spalle una banca di riferimento e di garanzia, quindi l'euro si presenta di per sé come una moneta attaccabile dalla speculazione internazionale.”
          Silvio Berlusconi - 28 Ottobre 2011
     
          (segue, ovviamente, smentita)

NON FATE LEGGERE QUESTA NOTIZIA AI LEGHISTI....

Repubblica - Dossier Caritas/Migrantes 2011

 Il Dossier ricorda che il sistema pensionistico italiano si regge grazie agli oltre 7 miliardi annui di contributi pagati dagli immigrati. Non solo. Il saldo tra i loro versamenti all'erario e le spese pubbliche sostenute a loro favore è ampiamente positivo: 1,5 miliardi di euro. I lavoratori stranieri costituiscono un decimo della forza lavoro ma, in seguito alla crisi, sono arrivati a incidere per un quinto sui disoccupati. Se agli immigrati si aggiungono poi i flussi di turisti, sono 200mila gli arrivi giornalieri dall'estero, che in un anno assicurano all'Italia entrate valutarie per oltre 29 miliardi di euro (Banca d'Italia). Stando all'Istat, infine, a metà secolo gli stranieri in Italia potranno essere 12,4 milioni, con una incidenza del 18% sui residenti.



INVITO A PRANZO.......

venerdì 28 ottobre 2011

MA NON ERA UNA SFIDA EPOCALE ?

Correva l'anno 2010. Il ponte sullo stretto costituiva la vera chicca dei faraonici programmi del governo B.
L'opera pubblica per eccellenza. Quella per cui passare alla storia....



Ma ieri anche l'ultimo sogno Berlusconiano è crollato. L'icona del miracolo di Arcore svanita.
Mestamente. I soldi per la costruzione per il ponte hanno preso un'altra direzione. E la cosa più curiosa è che tutto ciò succede grazie ad una mozione dell'odiata (dai berluscones) IDV.

IO REGUZZONI, TU ANGELA MERKEL

Martedì scorso Gianfranco Fini l'ha combinata grossa. Si è spogliato del vestito a festa di Presidente della Camera ed è andato ospite a Ballarò. Dove tra un attacco e l'altro al governo Berlusconi, ha ricordato a tutta la nazione che la moglie di Bossi è una baby pensionata.

Non l'avesse mai fatto.....

Il giorno dopo, mentre il parlamento tedesco riunito in sessione plenaria, dibatteva sulla crisi economica europea alla presenza dellla cancelliera Angela Merkel e sulle misure da adottare per combattere questo difficile momento, nella nostra Camera dei Deputati, il capo gruppo leghista Reguzzoni, dava vita ad una infinita polemica discussione parlamentare sulla partecipazione di Fini a Ballarò, sfiìociata in una gigantesca scazzottata sotto gli occhi di una scolaresca in visita istituzionale.

Ecco, nel racconto di cui sopra è chiara la differenza tra i due paesi.

Noi abbiamo Reguzzoni. Loro hanno Angela Merkel......

LICENZIATE IL POPOLO PADANO

Leggendo la lettera che B. ha recapitato all'Unione Europea, sorge spontanea una riflessione.
C'è infatti un dato di fatto, quanto meno curioso, che si sta realizzando. Bossi stava per far saltare il governo perchè B. voleva metter mano alle pensioni di anzianità (che per due terzi sono corrisposte in Padania).
Nel contempo, lo stesso Bossi, non ha avuto nulla da dire sulla misura che consentirà il licenziamento del dipendente di un'azienda in crisi.

Le pensioni di anzianità spariranno fisiologicamente.
Gli italiani, e soprattutto i padani, saranno licenziati prima di poterne godere.

E LUI PAGA....

In questo blog, si è spesso parlato di Salvatore Sciascia. Ora senatore PDL. Con un passato molto torbido. Che vale veramente la pena di approfondire. Leggendo qui.


MISURE PER LA CRESCITA

giovedì 27 ottobre 2011

IL GOVERNO PIU' FORTE CHE VA SOTTO.....

Nella rassegna stampa di oggi. Davvero.....



PENSIONE EUROPEA

PERCHE' A BOSSI SERVONO LE DIMISSIONI DI B.

C'è un aspetto della crisi economica e politica che stiamo vivendo in queste ore che sembra essere un pò troppo sottovalutato: la sopravvivenza della coppia Berlusconi e Bossi.
Il primo, per tirare a campare, non può certo puntare su letterine di vacue promesse da portare ai vertici europei. Ha bisogno di misure sostanziose. Per non presentarsi a mani vuote al cospetto delle autorità europee. Come una seria riforma delle pensioni che preveda il ritiro dal mondo del lavoro a 67 anni. Ma attuando questo piano andrebbe a cocciare gli interessi di Bossi. Perchè due terzi degli assegni di anzianità ergoati dalle pubbliche  casse previdenziali riguardano appunto baby pensionati padani.

Bossi, invece, per tirare anch'egli a campare, ha bisogno che si vada a rivotare con questa legge elettorale, (il porcellum voluto da Calderoli), che notoriamente non prevede le preferenze espresse dai cittadini e concede alle segreterie di partito di compilare preventivamente l'elenco dei possibili eletti. Questo, ovviamente, gli permetterebbe, come segretario, di imporre i propri nominativi, facendo fuori tutti coloro che ormai sono simpatizzanti e riconducibili alle correnti che fanno capo al Ministro Maroni o al Sindaco di Verona Tosi e che non ne possono più dell'onnipotenza vagheggiante del Senatur.

Ma per andare a votare prima che un probabilissimo referendum, nella prossima primavera, spazzi via il porcellum, occorre che il nostro premier si dimetta tra Dicembre e Gennaio.

L'amaro frutto di questo ragionamento è che sia Bossi che Berlusconi,  stanno giocando al gatto con il topo, sull'orlo di un abisso dentro il quale, grazie alla loro scelleratezza, potremmo finire noi  tutti. Siamo insomma appesi ad opportunismi di due malati, come riferiva lady Veronica inerentemente al suo ora ex marito, e come sottolineava  pochi giorni fa Daniela Santanchè relativamente  al leader leghista.

Non ci resta che piangere. O, forse meglio, pregare.

IL SOLITO SONDAGGIO DI BALLARO'

Eppure quelli di centro sinistra a Ballarò vanno ospiti.
Allora mi domando: ma quando Pagnoncelli (il sondaggista ndr) mostra a loro ed a qualche milione di italiani sondaggi come questo sotto, cosa fanno ? Si distraggono ? Vanno al cesso ? Parlano con i loro spin doctor ?


No, perchè questa storia dei sondaggi che mandano segnali lampanti che questi geni del PD non vogliono proprio cogliere sta assumendo ormai contorni comici.
Cari D'Alema, Bersani, Franceschini... vi serve un disegnino per capire ?
Il vostro elettorato vi vuole in una coalizione di centro sinistra. Punto.
Quando la smetterete di inseguire Casini ?????

mercoledì 26 ottobre 2011

SANGUE DEL MIO SANGUE

Crozza:

 "La differenza tra mio figlio e Berlusconi è che uno non fa una mazza tutto l’anno, si diverte con gli amici e si riduce a fare i compiti l’ultimo giorno. L’altro è sangue del mio sangue."

IO FESTEGGIO, TU IMPLORI......

Così dichiarava il nostro Ministro degli Esteri Frattini dopo aver appreso la notizia della morte di Gheddafi:


Una grande vittoria del popolo libico......

A chi, il defunto dittatore, ha scritto la sua ultima lettera,  prima di essere assassinato ?

Vediamo il testo......

          Cher Silvio, je te fai parvenir cette lettre par l'intermediaire de tes concitoyens
J’ai été surpris par l’attitude d’un ami avec qui j’ai scellé un traité d’amitié favorable à nos deux peuples. J’aurais espéré de ta part au moins que tu t’intéresses aux faits et que tu tentes une médiation avant d’apporter ton soutien à cette guerre.

Caro Silvio (e te pareva......) ti faccio pervenire questa lettera mediante l'intermediazione dei tuoi concittadini. Sono stato sorpreso dal comportamento di un amico vero con cui ho siglato un trattato di amicizia favorevole ai nostri due popoli. Vorrei sperare da parte tua almeno che tu possa porre la tua attenzione ai fatti e che tu tenta una mediazione prima di apportare il tuo sostegno a questa guerra.

Firmato: Mu'ammar Gheddafi........

I TAGLI ALLA CAMERA CHE NON CI SONO

Sergio Rizzo e Gianantonio Stella - Corriere della Sera - 25/10/2011

«Cavallo magro corre più forte». Parola di Roberto Calderoli, che a settembre annunciava trionfante un «disegno di legge di riforma costituzionale per dimezzare il numero dei parlamentari». Ma come può dimagrire, quel cavallo, se hanno già deciso di dargli da mangiare come prima? Così è: la Camera vuole – fino al 2014 – gli stessi soldi di oggi. Una delle due: o i tagli sono una frottola o pensano che i parlamentari dimezzati costeranno il doppio. In ogni caso pensano che i cittadini siano così grulli da non vedere la truffa.
Eppure, a sentire la grancassa di promesse di questi mesi, pareva tutto già deciso. Lo stesso Cavaliere («dobbiamo abolire il numero enorme di parlamentari dalle prossime elezioni») aveva insistito: l’iter doveva essere «urgente». Il centrosinistra, ovvio, era d’accordo e per bocca di Dario Franceschini s’impegnò: «Dimezzare i parlamentari sarà la priorità del Pd». Gianfranco Fini, del resto, era della stessa idea: «È arrivato il momento di dimezzare i parlamentari». Che vogliano tagliare davvero, però, è un’altra faccenda. E prendere sul serio le promesse fatte per placare l’ira dei cittadini chiamati a fare sacrifici e andare in pensione sempre più tardi, stavolta, è ancora più difficile del solito. La prova? A dispetto della crisi, degli ultimatum europei, delle fatiche di Sisifo sulle pensioni, dei sorrisetti di Nicolas Sarkozy e di Angela Merkel proprio sulla nostra affidabilità, la Camera ha avvertito il Tesoro che avrà bisogno della stessa dose di biada del 2012 e 2013 anche per il 2014. Quando, a dar retta a Calderoli, il cavallo troppo grasso dovrebbe aver perso già metà del suo peso. La lettera è arrivata sul tavolo di Giulio Tremonti qualche giorno fa, mentre si diffondevano le voci che la doppia manovra economica non basterà e alla vigilia di un nuovo pressing di Bruxelles.
«Signor ministro, per incarico del presidente della Camera dei deputati, Le comunico che l’Ufficio di presidenza ha deliberato di mantenere l’importo della dotazione per l’anno finanziario 2014 nella medesima misura già prevista per gli anni 2012 e 2013. L’importo della dotazione richiesta per ciascun anno del triennio 2012-2014 è quindi pari a euro 992.000.000». Firmato: il segretario generale Ugo Zampetti. Una richiesta sfacciata. Tanto più dopo tutte le chiacchiere della maggioranza sui «tagli epocali» e dopo quanto è accaduto in questo primo tratto del secolo, definito dalla Banca d’Italia «decennio orribile». Durante il quale il prodotto interno lordo pro capite è crollato del 5% mentre le spese di Montecitorio crescevano fino a sfondare il 41%.

martedì 25 ottobre 2011

A PRESCINDERE.....

Qui lo dico e non lo nego.
Se tra oggi e domani Bossi fa cadere, per un qualsiasi motivo, il governo B. , alla prossima tornata elettorale voto per la Lega.

A prescindere.....

RITROVATO IL RUOLO CHE CI SPETTA.....


Lo spot propagandistico berlusconiano dell'anno, del decennio, anzi no...decisamente del secolo.......



VEDO LA GENTE VIVA

Dal Blog di Lameduck:


B. è come Bruce Willis ne "Il sesto senso", un morto che non sa di esserlo e che crede ancora di essere vivo e noi italiani siamo un po' tutti come il bambino che vedeva la gente morta. 
E' una situazione terribile, poveretto, da fare una pena immensa. Avrebbe bisogno di essere liberato, e noi con lui, da questa maledizione. 
Non sa di essere ormai andato, eppure i segni per capire la sua vera condizione, come dire la semeiotica della Sindrome del Dead Premier Walking, ci sarebbero tutti.  
Non è solo l'aspetto inquietante dato da un colorito terreo malamente coperto dal fondotinta stile tanatoprassi fai-da-te. Non è l'abito inappuntabile che però ti dà un che da camera ardente. Ci sono segni ben più gravi ed indicativi. 
Lui vede la gente che lo circonda ma questa si comporta come se lui non esistesse. I suoi compagni di potere addirittura  ridono parlando di lui come se il de cuius non potesse più offendersi. Con quella strana allegria che spesso segue la fine delle esequie. Come un senso di liberazione.

Lui dice e proclama che farà e provvederà ma hai la sensazione che l'auditorio non lo prenda in considerazione più della musica di sottofondo. Le sue, oramai, sono apparizioni per fedeli inossidabili, per Bernadette e piccoli di Fatima. Una Madonna barzellettiera con sempre meno credenti.

Forse, uno di questi giorni, il tapino incontrerà Muhammar, gli rivolgerà la parola, lo vedrà tendergli la mano all'inizio di un tunnel di luce e capirà.
 

lunedì 24 ottobre 2011

SIC TRANSIT GLORIA MUNDI

Così passa la gloria del mondo.....

Zine Al-Abidine Ben Ali

Ex leader tunisino. Detronizzato e cacciato dal paese dal movimento per la libertà. Non si sa che fine abbia fatto. C'è chi dice che si sia rifugiato in Arabia Saudita. C'è chi dice che sia stato colpito da un ictus che lo abbia fortemente menomato, c'è che dice addirittura che sia morto.

Era un grande amico di B.



Housni Moubarak

Per trenta anni Presidente Egiziano. Cacciato da una rivoluzione interna per la democrazia. Gravemente malato. In attesa di processo al Cairo. Partecipa alle udienze trasportato da un'ambulanza, su una lettiga.

Era un grande amico di B.



Mu'ammar Gheddafi

Massima autorità della Libia per 40 anni. Deposto dalla rivoluzione libica e da un intervento armato della Nato. Catturato dopo un tentativo di fuga, è stato barbaramente prima picchiato e poi assassinato dai ribelli con un colpo di pistola in testa.

Era un grande amico di B.



Ora, dite la verità. Se foste uno di quei leader di qualche paese arabo ancora sopravvissuti a questi moti rivoluzionari,  piuttosto autoritario e B. vi chiedesse un vertice bilaterale o comunque  una possibilità di incontro, insomma un modo per potervi parlare di possibili scambi commerciali tra il vostro paese e l'Italia, e di scattare una bella foto insieme, cosa fareste ? Accettereste ?

Abbiamo capito... : gli  rifiutereste pure l'amiciza su Facebook.......  !!!




SALVINI, FELTRI E LA LEGA (UN PO' SCEMA....)

Girovagando nell'universo mediatico destrorso ieri mi hanno colpito un paio di articoli.
Nel primo che trovate qui, l'europarlamentare Matteo Salvini, giovane e rampante leghista dalla promettente carriera, in una intervista a Libero,  rivela testualmente:

"Il nostro guaio è il PDL. Il nostro matrimonio con il PDL è d'interesse e non d'amore. L'abbiamo fatto per portare a casa il federalismo, ma siamo all'89esimo e la partita è ancora sullo 0 a 0"


Dalle pagine de Il Giornale, Vittorio Feltri, nel suo editoriale di ieri, descriveva in questo modo gli alleati di governo del suo padrone e datore di lavoro:

"Le caratteristiche di Alberto da Giussano, sono note: un movimento con poche idee e nessuna ideologia"

Un branco di scemi..... per capirci.

Riassumendo: 

Salvini non ne può più di questi buoni a nulla del PDL. E Feltri, preoccupatissimo, li considera un branco di incapaci. Non trovate meraviglioso che questi due partiti, graniticamente coalizzati, governino questo paese ?

L'europarlamentare Matteo Salvini

domenica 23 ottobre 2011

NO, NON L'HA CONVINTA

Ieri, il nostro ometto supereroe, svelava tronfio tronfio di aver convinto la Merkel sulla bontà dei conti pubblici italiani e sull'efficacia delle misure che il nostro governo sta prendendo.

Dal sito Dagospia:

Scrive oggi il "Financial Times", direttamente dall'eurovertice di Bruxelles, che c'è solo una cosa su cui sono veramente d'accordo la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy: la necessità di abbattere il pesantissimo debito pubblico italiano.
Stamattina i due leader hanno convocato Berlusconi per un incontro a tre in cui lo hanno strigliato per bene. Secondo fonti diplomatiche, i due hanno detto al premier italiano che servono "riforme specifiche e convincenti", e subito. Lo stesso messaggio gli era stato recapitato durante la cena che si è svolta ieri sera tra i leader dei partiti che aderiscono al Partito Popolare Europeo.
L'arrabbiatura di Sarkozy si aggiunge a quella della Merkel, che ieri si è scagliata apertamente contro l'Italia in un congresso del suo partito a Wiesbaden. "L'Italia è il tipico paese europeo che ha sperperato i suoi soldi e che ora deve imparare a vivere secondo i suoi mezzi. La responsabilità per il suo debito - che è arrivato al 120% del Pil - non può essere addossata alla speculazione. La crisi non può essere superata finché Roma non farà progressi nel gestire le sue finanze".
Sempre secondo il sito del "Financial Times", la cancelliera era particolarmente irritata nei confronti di Berlusconi a causa delle dichiarazioni, trapelate da intercettazioni telefoniche, in cui il premier italiano ha fatto commenti sgradevoli su di lei.
Sarkozy ha anche espressamente manifestato il suo scontento per il fatto che l'Italia non ha ancora provveduto a lasciare libera la poltrona di Lorenzo Bini Smaghi nel board della BCE, posto che spetta a un francese dopo la scadenza del madato di Trichet.

Insomma.... lo hanno fatto nero...   !!!!!
E come se non bastasse, quando nella conferenza stampa hanno chiesto alla Merkel ed a Sarkozy un parere sulle mirabilanti gesta del miglior presidente del consiglio italiano degli ultimi 150 anni, hanno reagito così.....

ED UN GRAZIE AI NAZI FASCISTI ?

B. dice che grazie all'aiuto di Mimmo, arriverà a concludere l'agognata legislatura. Con le pezze al culo, verrebbe da aggiungere. Il problema è che basta guardare questa foto (grazie a NLQB) per capire come, il nostro Presidente del Consiglio più amato degli ultimi 150 anni intenda proseguire questa autentica agonia.


Questo che vedete è Gaetano Saya, leader di un movimento nazi fascista, che ha siglato una sorta di Join Venture con il Movimento dei Responsabili di Mimmo Scilipoti (quello che garantirà la sopravvivenza di B. per capirci...)
E questo signore, profondamente xenofobo e fascista nell'estensione letteraria del termine, era lì, in prima fila, vestito come un balilla ai tempi del Duce.
Ad ascoltare l'accoppiata di comici involontari recitare una amara commedia.

A questo ci siamo ridotti, nell'indifferenza generale.

IL GABBIANO MAX

sabato 22 ottobre 2011

SVILUPPO

TENUTI IN PIEDI DA MIMMO


Grazie a questo individuo, durerà 5 anni....
Poveri noi.

VOGLIAMO FARE CHIAREZZA ?

Desidererei che qualche magistrato mandasse un paio di carabinieri a prendere a casa questo giornalista-film maker, tal Carmelo Albanese,  la cui lettera autografa è stata ieri pubblicata su IL MANIFESTO e lo interrogasse a fondo.

Così, per fare un pò di chiarezza....

E IL BLACK BLOC BATTE IL CINQUE

All’angolo di via Merulana compaiono di botto una trentina di ragazzi e ragazzini tutti neri e con i caschi in testa. Iniziano a rompere i vetri di una banca. Subito tutte le persone del corteo le prendono a male-parole. A un certo punto un pezzo del corteo viene alle mani con loro. Avevo un forte sentimento di disgusto per la piega che stavano prendendo gli eventi. Tra l’altro in modo repentino. Gli sfasciatori si sono sparsi nel corteo alla spicciolata. Quasi tutti infilandosi nuovamente al suo interno o andando verso San Giovanni. Tranne uno che, ancora con il casco in testa, si è avviato fuori del corteo. Verso S. Maria Maggiore. Cosa che ho fatto anch’io perché lo stupore di gioia iniziale tornava ad essere sostituito dalla voglia di tornarmene a casa. D’un tratto mi sono accorto che lo sfasciatore continuava a fare il mio stesso percorso. Era sull’altro lato del marciapiede. Abbiamo passato due cerchi concentrici di camionette prima di arrivare fuori dalla manifestazione. Io con i miei pensieri in testa. Lui invece sempre con il casco in testa. Dopo il primo livello mi sono detto, ma come è possibile che passa così tranquillo lo sbarramento della polizia con il casco? Tra l’altro dopo aver fatto la sua parte di sfasciatore e ancora vestito di tutto punto? Allora ho guardato con più attenzione. Arrivato al secondo livello di sbarramento si è tolto il casco. Aveva diciotto anni a stento. Il sorriso con cui lo hanno salutato tutti gli agenti del secondo livello di sbarramento era davvero grottesco. Poi ci è passato in mezzo, ha battuto il cinque con uno di loro e ha confabulato per qualche minuto con uno dall’aria di superiore che stava dietro ai due blindati.
Carmelo Albanese, scrittore e videomaker

venerdì 21 ottobre 2011

MENO BUCHE ED ALLAGAMENTI PER TUTTI



INCLINE ALLA SUBORDINAZIONE

Questo annuncio, apparso su IL TIRRENO, viaggia tra il surreale e l'impossibile.

Oppure è sintomatico di una nuova frontiera sociale.

Lo vedrei bene tarato su qualche parlamentare....


I CONSIGLI TELEVISIVI DI BERLUSCONI

«Mai dare del tu agli avversari altrimenti la confidenza può dar luogo all’effetto teatrino. E poi contraddire sempre anche col linguaggio del corpo. La Ravetto è stata bravissima l’altra sera da Paragone all’Ultima Parola, ma non scuoteva abbastanza la testa quando parlava l’opposizione, prestava troppo attenzione»

Silvio Berlusconi - 20 Ottobre 2011

L'on. Ravetto

PICCOLE TROTE CRESCONO

Pubblico una parte dell'editoriale di ieri di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano sull'assoluzione di B. sul caso Mediatrade.

Perchè la trovo meravigliosa......

L'accusa, per ora, è caduta contro B. mentre è stata confermata per altri 11 coimputati, tutti intermediari e manager del gruppo, fra cui il figlio Piersilvio e Fedele Confalonieri, vicepresidente e presidente di Mediaset (rinviati a giudizio "solo" per frode fiscale). B. e i suoi onorevoli avvocati Longo e Ghedini parlano di "miracolo a Milano" ed elogiano il gup, autrice di un'udienza "serena" e di un'ordinanza "che prende atto delle risultanze processuali". Dunque, finalmente, una sentenza giusta. Facciamo finta che sia così. Ne consegue che, a spennare Mediaset, società controllata dalla famiglia B. ma quotata in Borsa con molti altri azionisti, sono stati i suoi manager all'insaputa del padrone e che a frodare il fisco sono stati il figlio e il braccio destro di B.
Dunque c'è da attendersi, come minimo, una ramanzina a Fidel e una sculacciata a Piersilvio che non aveva mai detto niente a papà. Ma è comunque consolante apprendere che il Trota di B. s'è finalmente emancipato dalla figura paterna: se il gup ha ragione, ha cominciato a frodare il fisco tutto da solo, a dispetto di chi insinuava che contasse in azienda quanto Frattini nel governo.
Mica male però per il figlio di un premier che ha appena dichiarato guerra all'evasione fiscale (dopo averla spesso elogiata). Se la logica non è un'opinione, B. dovrebbe prendere Piersilvio e Confalonieri e cacciarli a pedate per aver fatto le cosacce che dice il gup, a sua insaputa. E per averlo esposto a epiche figuracce. Più volte, infatti, B. ha dichiarato: "Giuro sulla testa dei miei figli che sono innocente". Ora, sempreché il gup abbia ragione come dicono B. e i suoi avvocati, si scopre che uno dei figli titolari delle teste su cui lui giurava la propria innocenza era colpevole. Che fa Papi: lo destituisce? Lo multa? Lo mette in punizione? Gli sospende la paghetta? O lo porta in Parlamento, come ha fatto con vari complici rinviati a giudizio e persino condannati, da Previti a Dell'Utri, da Sciascia a Berruti? Confalonieri invece sarebbe perfetto per Bankitalia: è pure nato a Milano, come vuole Bossi. Ma sì, finirà così. Il Tg5 ha già dato la linea: "Il gup, non potendo, non volendo sconfessare del tutto il pm Fabio De Pasquale, ha deciso il rinvio a giudizio degli altri imputati, Piersilvio Berlusconi e Confalonieri". Ergo la sentenza è giusta per B., ma sbagliata per tutti gli altri. Si tratta della quinta assoluzione per B. su 22 procedimenti: 5 sono in corso, 3 sono archiviati, 14 si son chiusi con prescrizioni, amnistie, depenalizzazioni del reato decise dallo stesso imputato. Invece Libero titola: "Silvio assolto per la 25^ volta", mentre Sallusti vaneggia di "26^ assoluzione".
Discrepanza allarmante: i trombettieri si sono scordati di sincronizzare il contaprocessi, anzi il contaballe. Almeno per scrivere puttanate, bisognerebbe coordinarsi bene. Se no poi i lettori capiscono. Persino quelli.


PARLARE CHIARO

MA LA CASTA NON SI INDIGNA DI SE STESSA

Massimo Gramellini - Buongiorno - LA STAMPA

Il ministero dell’Economia, sempre così lento quando si tratta di trovare fondi per lo sviluppo, ha deliberato con lestezza da furetto che il taglio degli stipendi si applica a tutti i dirigenti pubblici tranne che a ministri e sottosegretari. Non solo a lorsignori non verrà più trattenuto neppure un euro, ma con la busta paga di novembre si vedranno restituire con tante scuse le decurtazioni dei mesi scorsi.

Da tempo attendiamo dalla Casta un segnale di rinsavimento, un gesto minimo di coerenza che inauguri qualche cambio d’abitudini. Per far digerire i sacrifici di Ferragosto ci avevano promesso la riduzione dei parlamentari, l’abolizione delle Province e altre prelibatezze. Ma che fine ha riservato l’autunno alle parole fiorite davanti ai microfoni estivi? La riduzione dei parlamentari è appassita all’interno dell’ennesimo progetto di riforma universale delle istituzioni, il Calderolone, che come tutti i suoi predecessori non verrà mai approvato.

L’ abolizione di alcune Province, già annunciata in pompa magna dal governo, è attualmente stipata nell’ultimo ripiano del freezer, in attesa che qualcuno si ricordi di scongelarla, ma vedrete che resterà lì. E il ridimensionamento delle retribuzioni? Per essere sicuri che non si facesse, è stata istituita una commissione apposita che avrebbe dovuto decidere entro il 31 dicembre, se non fosse già nata con la deroga incorporata: fino al 31 marzo, quando si andrà a votare oppure si ricomincerà a prorogare. Ah, ma almeno per i vitalizi nessuna pietà. A-bo-li-ti. Dalla prossima legislatura, naturalmente. E solo dopo la creazione di un nuovo sistema previdenziale. Chi lo indicherà? Ma una commissione. Prorogabile. Prorogabilissima.

Il sondaggio mostrato l’altra sera a Ballarò da Pagnoncelli era piuttosto sconvolgente: il 61% dei cittadini italiani ritiene seriamente che l’intervento prioritario contro la crisi non sia la detassazione del lavoro, la patrimoniale o un piano robusto di lavori pubblici, ma la riduzione del numero dei parlamentari. Con il collega Carlo Bertini, nostro esperto in Casta e dintorni, abbiamo fatto i conti della serva. Gli stipendi e i rimborsi spese di senatori e deputati ci costano 200 milioni di euro l’anno. Dimezzandoli ne risparmieremmo 100. Una benedizione, ma pur sempre una goccia nell’oceano del debito pubblico, ormai prossimo alla soglia psicologica dei duemila miliardi.

Eppure, nell’esprimere la loro opinione economicamente assurda, gli italiani non sono stati affatto stupidi o qualunquisti. Hanno mandato un messaggio politico. Dai loro rappresentanti pretendono qualcosa di cui sentono d’avere terribilmente bisogno: il buon esempio. Provate a immaginare se domattina i leader di destra e di sinistra, smettendo per un giorno di delegittimarsi a vicenda, si presentassero insieme in conferenza stampa per annunciare la volontà di lavorare gratis fino al termine della legislatura. Sarebbe un gesto populista? Può darsi. Ma li renderebbe più autorevoli nel momento in cui si accingessero a chiedere sforzi ulteriori ai contribuenti. Durante la tempesta i capitani che vogliono essere obbediti non si barricano nei propri appartamenti con le scorte di caviale, ma stanno in mezzo alla ciurma condividendone i rischi e i disagi.

Qualcuno mi ha suggerito di scrivere questo stesso articolo tutti i giorni, «finché non si arrendono», ma temo che i lettori si stuferebbero molto prima degli onorevoli. La Casta è totalmente sganciata dal mondo reale. Altrimenti si sarebbe accorta che nel disprezzo che gli italiani manifestano per i suoi stipendi si cela un giudizio più profondo: il disprezzo per l’inutilità del suo lavoro e per l’incompetenza di una parte consistente dei suoi esponenti. Il problema vero non è che guadagnano troppo. E’ che fanno ben poco per meritarsi quel che guadagnano.

Rusconi e Galli della Loggia hanno scritto che l’unica via di uscita dalla sterilità dell’indignazione è il ritorno alla politica. Non però alla delega politica. Se intende sopravvivere, la democrazia non potrà più esaurirsi in una crocetta da apporre su una scheda ogni cinque anni. Quel 61% che considera i politici la rovina del nostro Paese trovi qualche ora del proprio tempo da dedicare alla comunità. Solo ripartendo dal basso si potrà selezionare una classe dirigente nuova, alla quale auguro di guadagnare tantissimo, ma soltanto sulla base dei risultati.

giovedì 20 ottobre 2011

CAPI RICERCATI

LA VITTORIA DEL PDL IN MOLISE : FU VERA GLORIA ?

Due o tre cosette sulla vittoria del candidato del centro destra Michele Iorio in Molise bisogna proprio dirle.
Ho ascoltato Angelino Alfano cantare vittoria.  E, sinceramente, ho sorriso.

Tanto per cominciare qualcuno ci spieghi perchè Michele Iorio è per la terza volta a similitudine di Vasco Errani (Emilia Romagna) e Roberto Formigoni (Lombardia) presidente di una regione quando una legge dello stato limita i mandati di governatore a non più di due.

In uno stato di diritto quale quello italiano dovrebbe essere prendiamo atto che abbiamo tre fuorilegge....

Poi analizziamo i voti:

nelle elezioni regionali del 2006  Forza Italia + An, allora separati, portarono a casa 57.698 preferenze.

nelle elezioni regionali del 2011 il PDL (fusione dei due partiti di cui sopra) ha totalizzato 33.911 preferenze e cioè circa 24 mila preferenze in meno rispetto alla precedente tornata elettorale

poi.....

nelle elezioni regionali del 2006 il candidato del centro dx Iorio vinse sul suo avversario con 9,1 punti di distacco.

nelle elezioni regionali del 2011 il candidato del centro dx Iorio ha vinto sul suo avversario  con 0,8 punti di distacco

poi.....

nelle elezioni regionali del 2006 non era presente la lista di Beppe Grillo

nelle elezioni regionali del 2011 la lista Beppe Grillo Movimento a 5 stelle ha totalizzato il 5,6% dei consensi. E non possiamo certo dire che stiamo parlando di elettori simpatizzanti per Iorio e per il centro dx.

Insomma, se alle regionali fosse stato vigente il sistema che si adotta per le comunali e cioè a doppio turno, nella seconda tornata elettorale, dubitiamo che i grillini avessero votato per il candidato di centro destra Iorio....

Insomma, caro Angelino Alfano....
Convinto che fu vera gloria ??????

PRO MEMORIA PER BERSANI (E MASSIMUCCIO D'ALEMA)

Sondaggio Ballarò 18/10/2011. Ipotesi di coalizioni così strutturate:

Centro destra:  PDL + LEGA + DESTRA + CASINI

Centro sinistra:  IDV + SEL + PD + ALTRI


Cercasi leader di centro sinistra capace di leggere i sondaggi ed incapace si inseguire Casini.......

LAVORARE STANCA

Quando lavorare stanca. E si preferisce la galera......

mercoledì 19 ottobre 2011

FINE DI UNA BUFFONATA

Roma, 19 ott. (Adnkronos) -

Come risulta dai documenti in possesso dell'Adnkronos, il Tribunale di Roma ha annullato gli effetti dei decreti che istituivano le sedi periferiche dei ministeri a Monza, nella sede di Villa Reale, una 'battaglia' portata avanti e vinta l'estate scorsa dalla Lega Nord. Il colpo di spugna del giudice Anna Baroncini arriva per condotta antisindacale.

POI NON LAMENTIAMOCI DI SILVIO

Ora, tutti a parlare di Silvio che non vuole invecchiare. Dei suoi capelli bitumati, dei suoi ritocchi chirurgici, della sua volontà di rimanere eternamente giovane.

Poi, capita di vedere questa foto, che pubblico sotto, di Isabella Ferrari, per una nota pubblicità.

In cui scompare il suo ombelico per eccesso di Photoshop....

E vien voglia di rivalutare Silvio.......




LE PROVE DICONO IL CONTRARIO.....

«Questa legge elettorale è ingiustamente criminalizzata. Ha il merito di proteggere il bipolarismo e la libertà del voto dalle mafie»

Dichiarazione resa dal Ministro Rotondi a commento del quesito referendario che vorrebbe mandare in pensione il Porcellum.

Verrebbe da chiedersi allora come sono finiti in Parlamento l'ex sottosegretario Cosentino ed il ministro Romano.........

Il Ministro Gianfranco ROTONDI

GENTACCIA

MAI CONTRADDIRE IL CAPO

Quante volte abbiamo sentito descrivere la Lega Nord, come un movimento popolare, capace di saper cogliere le istanze provenienti dal basso e sempre sensibile alle opinioni del popolo padano.

Tutto vero. Fino a quando non si contraddice il capo........

martedì 18 ottobre 2011

DASPO PER MARONI

Daspo per i manifestanti violenti ordinato da Maroni.

Se si hanno precedenti penali  dovuto ad atti violenti in occasione di manifestazioni di piazza, o a resistenza a pubblico ufficiale,  non si potrà  mai più partecipare ad eventi simili, durante i quali ci si dovrà recare in una stazione dei carabinieri o in un commissariato di polizia per apporre la propria firma.

E' la prima volta nella storia della Repubblica che un ministro dell'interno emana un provvedimento per la  limitazione della violenza che lo interessa.....

SE NE RIMANGA CON B. (ANCHE A SUA INSAPUTA)

Fatemi capire.

Dovremmo tifare da ora in poi per Claudio Sciaboletta Scajola, in maniera tale che lui ed il suo manipolo di fedelissimi parlamentari faccia cadere B. ?

No, grazie, uno che ha dato del rompicoglioni a Biagi, poi si è fatto istituire dei voli ad personam per la tratta Roma-Albenga (dove abita) dall'Alitalia e per finire è andato ad abitare in una casa a due passi dal colosseo pagata a sua insaputa dal costruttore Anemone,   ha un curriculum vitae perfetto per rimanere a vita a fianco di B.

Ci mancherebbe solo che uno così debba diventare un eroe di chi si oppone allo scempio di questo governo.

Più che assurdo, sarebbe veramente ignobile.






BLACK BLOC

Quando condanniamo giustamente i ragazzi che sabato scorso hanno messo a ferro e fuoco la capitale, se ci riusciamo, compiamo anche l'ulteriore  piccolo sforzo di fare altrettanto con chi, dai palazzi istituzionali, vorrebbe "far fuori" il palazzo di giustizia di Milano....

NON HA POTERI.....

Quante volte abbiamo sentito B. pronunciare la solita filastrocca del fatto che lui, poverino, non ha poteri e praticamente svolge il ruolo di un anonimo passacarte ? Quante volte ci ha ricordato che Putin si che è fortunato perchè lui può prendere le decisioni ed incidere nella sua azione di governo ?

Bene, ora c'è una cosetta non da poco che B.  dovrebbe fare da un quadrimestre: nominare il successore di Draghi alla guida della Banca d'Italia. E' in suo potere e dovere farlo. Ma non lo fa. L'unica volta che può esercitare la sua influenza che ti combina ?  Non decide. Temporeggia, cede il passo...

Perchè all'interno della sua compagine governativa ballano più nomi. E perchè lui non ha il potere di  prendere una decisione senza far cadere un governo che sta in piedi con le stampelle......

lunedì 17 ottobre 2011

TAGLIATI

Indignados. Ma in uniforme......

GLI SPROLOQUI DI CICCHITTO

Secondo l'onorevole Cicchitto gli scontri di Roma di Sabato scorso sono accaduti per colpa di :

       "alcuni banchieri ed un industriale manager"

ovvero di Draghi e Montezemolo

Ecco, a me ora sorge una curiosità morbosa:  ma secondo voi, se quei delinquenti incappucciati che hanno devastato Roma, avessero avuto tra le mani Draghi e Montezemolo, li avrebbero picchiati o li avrebbero nominati capi del loro movimento violento e ribelle ?????

LIBERATECI DA MASSIMO

Qualcuno, per favore, spieghi a Massimo D'Alema che Pierfurby Casini non vede l'ora di liberarsi di Berlusconi per rifondare una sorta di nuova Democrazia Cristiana, sposando ex margheritini clericali e pdellini che si debbono riciclare nel post caduta del sultano. Pertanto, che se la faccia finita di proporre coalizioni che vanno da Vendola a Di Pietro allo stesso Casini. Molto semplicemente, non sono realizzabili. E, molto semplicemente, in un bipolarismo maturo, Vendola ed il Pd debbono stare da una parte, al limite alleati con Di Pietro. E Casini ed i reduci Berlusconiani dall'altra.

E tutto questo sarebbe meglio si verificasse con Massimo D'Alema davanti al caminetto a giocare con i trenini insieme ai suoi nipotini......


PORTINAI E SERVI

Si scoprono cose inaudite visitando il sito della inglese BBC.....

Nel raccontare le vicissitudini parlamentari della compagine Arcoriana, l'inviato David Willey  riporta un retroscena inerente le varie discussioni tra sodali del premier che hanno anticipato il voto di fiducia...

Scrive Willey:

Before the vote, one deputy belonging to Mr Berlusconi's Freedom Party told the prime minister to his face: "You have put some people in government who are not fit to be doorkeepers in some of your companies."

Traduzione: 

Prima del voto un deputato appartenente al Popolo delle Libertà ha detto al Premier:

"Hai messo al governo alcune persone che non sarebbero idonee neppure a fare i portinai nelle tue aziende"


Bè, che dire....

E' un bel salto di qualità. Si stanno perfettamente rendendo conto a quale infimo livello ci hanno portato. Lo ammetterete, non è cosa da poco.......

LE PIATTAFORME DEL PD

Gli indignados, le piattaforme, il perpetuo immobilismo del PD.  Qui.

domenica 16 ottobre 2011

MERITOCRAZIA AL POTERE

«Montezemolo -ha rivelato Berlusconi ad alcuni ministri - ha provato a convincere Catia Polidori a mollarci. Per questo sono stato costretto a nominarla viceministro».

Silvio Berlusconi - Corriere della Sera  -  15 Ottobre 2011

L'On. Catia Polidori

BORDELLO BERLUSCONI

MISFATTO - Satira e Sentimenti - Il Fatto Quotidiano
di Silvio Di Giorgio

Bordello Berlusconi
Mentre tutti parlano solo del bordello argentino dedicato al nostro premier, pochi sanno che in realtà Palacio Berlusconi sorge in un quartiere a luci rosse che ospita altri locali altrettanto trasgressivi: sono andato in Argentina a testarli per voi.

Palacio Gelmini
Una volta percorso l’enorme corridoio (lungo più o meno quanto quello che collega il Cern al Gran Sasso), ci si rende subito conto che all’interno non c’è nessun dipendente: tutti licenziati o emigrati all’estero a causa dei tagli del personale. Vi consiglio di non presentarvi senza una scala perché le uniche escort ancora disponibili sono sul tetto a protestare. La tenutaria è chiaramente una prestanome: non ha la più pallida idea di come si gestisca un locale del genere.

Palacio Pd
Appena entrato mi sono subito sentito come Robert De Niro nella fumeria d’oppio di C’era una volta in America. Nessuno che si agita, nessuno che protesta. Nessuno che si muove. Con molta fatica sono riuscito a svegliare il direttore di sala; gli ho chiesto che servizi offrisse la casa:
A noi non piace Palacio Berlusconi

Ok, ma cosa offrite?
A noi non piace Palacio Berlusconi
Ho capito, ma avrete una specialità, un’idea vostra!
No, senor. A noi non piace Palacio Berlusconi

Un consiglio: non metteteci piede finché non sarà cambiata la gestione.

Palacio Mastella
Dedicato agli scambisti più fantasiosi, il Palacio Mastella vi permetterà di provare tutte le posizioni possibili senza alcuna vergogna. Potrete farlo a destra, a sinistra, al centro, poi di nuovo a destra, poi a destra e a sinistra contemporaneamente. Il locale è gestito da una simpatica coppia di connazionali scappati in Sud America per i continui problemi con la giustizia, Sandra e Clemente, che faranno di tutto per non farvi avere nostalgia dell’Italia commettendo davanti ai vostri occhi tutti quei piccoli reati, intrallazzi e magheggi che tanto ci fanno amare il nostro Paese.

Palacio Lega Nord
Avrei voluto farvi un bel resoconto perché chi c’è stato mi ha detto che fanno robe assurde, ma non sono riuscito a trovarlo. Quando ho telefonato per prenotare mi hanno detto di recarmi in via Padania. Ho girato mezza città, ho chiesto in giro: nessuno che sapesse dirmi dove si trovasse. Due sono le cose: o sono io ad aver capito male l’indirizzo o questa via Padania non c’è. A pensarci bene credo che sia colpa mia perché non si può essere così coglioni da inventare una via che non esiste.

Palacio Giovanardi
La mia impressione è che il gestore si sia fatto un acido nel ’79 e non che non sia più tornato dal viaggio. Qualunque cosa accada dice che è colpa della droga e invoca test a tutto spiano. Una cameriera fa cadere un bicchiere? Test antidroga. Paghi in contanti l’ordinazione? Test antidroga. Ti viene duro perché la spogliarellista che hai davanti ti sta strusciando le tette in faccia? Test antidroga. La Borsa crolla? Test antidroga. Bocciato senza appello.

Palacio La Russa
Il sado-masochismo più selvaggio troverà pieno sfogo in questo locale ricavato da un carro armato tuttora funzionante. Se sopravviverete al campo minato che precede l’ingresso vi do un consiglio: se volete davvero toccare punte di piacere estremo travestitevi da giornalisti non omologati e provate a fare al direttore un paio di semplici domandine: vi afferrerà per il bavero della giacca e vi sbatterà fuori dal locale. Con un piccolo extra vi prenderà a calci dicendo che avete iniziato voi.

Palacio D’Alema
Inutile perdere tempo: appena entrato mi sono subito accorto subito che il portone non era altro che un ingresso secondario di Palacio Berlusconi.

sabato 15 ottobre 2011

150 PIRLA

Bastano 150 pirla black block, per infangare una manifestazione pacifica di 100 mila persone. E bastano i soliti giornali per strumentalizzare le pessime gesta dei 150 pirla.

Il Giornale, Libero e La Padania, sentitamente ringraziano.....





MALATI AL GOVERNO

E' un governo di malati.
Parola di Daniela Santanchè....

ALLA LUCE DEL SOLE....

Certe cose, nella prima repubblica, si facevano con un altro tempismo. Ora, ai tempi di B., si fanno due ore dopo un voto di fiducia fondamentale.....
Alla luce del sole, senza vergognarsi neppure un pochino.

Lo dovete ammettere. E' un bel salto di qualità......

venerdì 14 ottobre 2011