mercoledì 31 ottobre 2012

RAGIONE E PENTIMENTO

Grazie a Spinoza

Sicilia, vince il non voto. Bene anche il non sento e il non parlo.
Un elettore su due non ha votato. “Non sapevamo chi avrebbe vinto”.
(Un siciliano su due non è andato a votare. È quello che in regione ci lavora già)
Boom del candidato 5 Stelle. In caso di vittoria.
Il Movimento di Beppe Grillo è il più votato. Tutti quei vaffanculo sulle schede non potevano passare inosservati.
Il nuovo governatore Crocetta esulta: “Con me cambia la storia”. Allora bastava farti guardalinee.
Crocetta sarà il secondo presidente di regione dichiaratamente gay. Almeno finchè non verranno a saperlo all’Udc.
Il candidato Pdl Musumeci: “Nei prossimi giorni mi dedicherò alla raccolta delle olive”. A un certo punto si rifugiano sempre in una masseria.
D’Alema: “Era difficile immaginare Crocetta presidente”. E vedrai che flash con Renzi.
Processo Mediaset, condannato Berlusconi. Questo è il Paese che amo.
Berlusconi condannato a quattro anni. Il mio pensiero va a tutti gli italiani morti ieri.
Ci sono voluti undici anni, ma ora l’Italia onesta può festeggiare: Confalonieri è innocente.
(Berlusconi condannato, Confalonieri assolto. Un duro colpo al teorema del maggiordomo)
Berlusconi dovrà pagare dieci milioni di euro all’Agenzia delle Entrate. Per fortuna stavolta ha risparmiato sul giudice.
I giudici parlano di “evasione notevolissima”. Incredibile, vedono già il futuro!
Depositate le motivazioni della sentenza: “S’era fatta ’na certa”.
Secondo i giudici, Berlusconi ha una “naturale propensione a delinquere”. Bei tempi quando si dava la colpa alla società.
(Non è vero che Berlusconi ha una naturale propensione a delinquere. Ce l’ha sovrannaturale)
Il Pdl si scaglia contro la sentenza. Ok, i riflessi sono a posto.
Dopo la condanna Berlusconi tiene una lunghissima conferenza stampa. A questo punto mi aspetto un concerto a Wembley di Parolisi.
Berlusconi: “Mi sento in dovere di restare in politica”. Vuole dare agli italiani un’altra possibilità.
“Questa sentenza mi obbliga a rimanere in campo”. Ma in che pagina è scritto?
Berlusconi: “È quasi un anno che non sono presente in televisione”. Quindi l’ho tenuta spenta per niente?
“Si deve poter tornare a usare il telefono”. È impensabile dover uscire di casa per ogni reato.
Berlusconi: “La democrazia è finita”. Be’, potevi almeno farcela assaggiare.
L’ex premier ha paragonato la magistratura alla mafia. In un estremo tentativo di riconciliazione.
(E pensare che altri 70 km e Berlusconi era svizzero)
Berlusconi voleva costruire ospedali in paesi poveri. E si è adoperato per poterlo fare senza dover espatriare.
Pochi giorni fa Berlusconi aveva dichiarato: “La Merkel e Sarkozy hanno tentato di assassinare la mia credibilità”. Meno male che Tarantini e Lavitola ci hanno messo una pezza.
Schettino: “Entro in politica per riformare il sistema navale”.
Nonostante la condanna, Berlusconi non andrà in galera. Ha deciso così.

martedì 30 ottobre 2012

LE PRIMARIE DEL PDL

Allora è deciso. Lo tsunami Sicilia non ha fatto cambiare idea ai leader del PDL che confermano che il 16 Dicembre saranno indette le elezioni primarie per scegliere il candidato premier. Sembra che gli elettori di centro-destra dovranno versare un obolo di due euro e sottoscrivere un regolamento prima di esprimere la loro preferenza.

Ebbene si, in anteprima assoluta sono venuto in possesso del documento che dovrà essere avallato dai seguaci di Silvio. Ne espongo, sommariamente, i punti salienti:

1) Non amerai altro Dio all'infuori di Silvio

2) il toupet è bello. Il botulino essenziale.

3) i magistrati sono tutti comunisti

4) la corruzione, a tutti i livelli, è umana virtù

5) Ruby rimane la nipote di Moubarak

6) W la figa

Come potete appurare, i punti sono essenziali e sintetici. Il pragmatismo la fa da padrone. La sintesi domina. È la nuova era Berlusconiana così riassumibile: fatti, non pugnette.

domenica 28 ottobre 2012

L'INDIFFERENZA

Da una settimana stiamo ascoltando come impietriti il nanerottolo di Arcore, condannato in primo grado per evasione fiscale, che tesse e disfa la tela. Quando non abbiamo ancora capito che dovremmo semplicemente fare come i tedeschi, che pure hanno subito attacchi al loro premier dal rifatto nazionale, ma hanno risposto con una straordinaria ed intelligente indifferenza.

 

VUOLE INVADERE LA POLONIA

 

 

venerdì 26 ottobre 2012

MI SCRIVE FORZA SILVIO.....

Potevo io non essere registrato sotto pseudonimo a ForzaSilvio.it ?

Ovviamente no. Ebbene, stasera mi hanno scritto. Più veloci della luce oserei dire. Posso io non pubblicare quello che mi hanno scritto ? Ovviamente no.....

Ma dico io Silvietto. Hai fondato Forza Italia con il pluri pregiudicato Previti ed il pluriindagato Dell'Utri. Ieri sera il Senatore Sciascia ha ammesso a Servizio Pubblico di aver corrotto la Guardia di Finanza per conto delle tue imprese. Si è fatto un po' di galera. Ma poi lo hai promosso responsabile dei bilanci del PDL e gli hai garantito uno scranno a Palazzo Madama per non aver fatto il tuo nome. Hai sputtaneggiato ad Arcore con tante piccole e minorenni Ruby, sulla sentenza di oggi dicono che hai una "spiccata propensione a delinquere" e ci vieni a rompere gli zebedei con queste lettere qua sopra ?

Ma prendi il primo volo per Antigua e goditi il dolce esilio !!!!!!

Come aveva fatto il tuo amico. Ad Hammamet.

 

 

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LA ASPETTAVO DA 18 ANNI

Scusate, ma la aspettavo da 18 anni. Lasciatemi godere, solo per una sera.

 

 

SEMPLICEMENTE VAURO

 

 

 

 

 

 

giovedì 25 ottobre 2012

LEGITTIMA DIFESA

Marcello Dell'Utri, intervistato da Repubblica:

E Marcello Dell'Utri che farà? A sinistra, dirigenti di lungo corso dicono addio al Parlamento. Anche lei ha parecchie legislature alle spalle, oltre ai noti problemi.

«Vedremo, devo ancora decidere. Per me, proprio per i noti problemi, è una questione di legittima difesa. Se continuerò a subire gli attacchi che ho dovuto affrontare in questi anni, potrei decidere di restare. Ma non è detto che la politica sia l'unica via, né la migliore per difendersi. Valuterò anche alla luce di quanto avvenuto in queste ore».

 

Cioè, ho capito bene ? Si candida perchè altrimenti lo condannano ?

Si candida per farsi un pacco di cazzi propri ? Si candida per difendersi meglio ?

Ditemi che non è vero....... E la politica intesa come servizio ? O come difesa degli interessi comuni ?

E quanti Dell'Utri ci saranno nel prossimo vergognoso parlamento ?

NON SI RICANDIDA

 

mercoledì 24 ottobre 2012

MANCO LA DC

Se volete leggervi un trattato di cerchiobottismo pilatesco non potete perdervi la Carta d'Intenti del PD. Documento, lo ricordiamo, che è necessario sottoscrivere per avere diritto di voto alle primarie.

Prendiamo un tema a caso: il fine vita.

Riporta il documento:

Su temi che riguardano la vita e morte delle persone, la politica deve coltivare il senso del proprio limite e il legislatore deve intervenire sempre sulla base di un principio di cautela e di laicità del diritto. Per evitare i guasti di un pericoloso “bipolarismo etico” che la destra ha perseguito in questi anni, è necessario assumere come riferimento i principi scolpiti nella prima parte della nostra Costituzione e, a partire da quelli, procedere alla ricerca di punti di equilibrio condivisi, fatte salve la libertà di coscienza e l’inviolabilità della persona nella sua dignità.

C'avete capito qualcosa ?

Io si. Ho capito che la vecchia DC sarebbe stata più esplicita.......

VENDERE GHIACCIO AGLI ESCHIMESI

Quelli della Lega Nord, sabato e domenica scorsa hanno raccolto firme per indire un referendum, tra altri punti, sull'abolizione dell'IMU.

Breve ripasso: cosa dice la Costituzione ?

 

Cosa dicono i leghisti pentiti riportati alla ragione da un brusco ed amaro risveglio ?

AMEN

 

martedì 23 ottobre 2012

CARI ELETTORI DEL PD

Volete votare alle primarie ? Prima approvate la Carta di Intenti. Che cosa dice la Carta di Intenti ?

Questa roba qua:

In sintesi: volete votare alle primarie dando la vostra preferenza a Bersani o a Renzi ?

Bene. Prima però firmate un documento con cui vi impegnate, dopo le elezioni, ad accettare una alleanza con l'UDC di Casini.

Oppure, molto semplicemente, rimanete a casa.

 

domenica 21 ottobre 2012

IL NUOVO CORSO DELLA LEGA

Dal blog di Daniele Sensi, possiamo ammirare il nuovo e più moderato corso della Lega sotto la guida di Roberto Maroni. Scegliete voi se optare per il corpo del post con la meravigliosa foto, o il commento nel riquadro rosso in basso di un fazzoletto verde......

 

 

MADAME TUSSAUDS

Da museo delle ceri. No dico, guardate la foto qui sotto. Vi sembra vero ? A me sembra un pupazzo attaccato al finestrino di un auto. Ed invece è un uomo che ha passato la sua vita tra finzione e realtà. Dove la prima ha sempre avuto un ruolo determinante. Fino a ridursi in questo stato pietoso. Dicono che non riesca più a sorridere senza correre il rischio che gli venga giù l'impalcatura che gli hanno impiantato in viso in più interventi. E questo, consentitemelo con un filo di sana perfidia, è la soddisfazione più grande. Ha passato venti anni della sua esistenza ad infinocchiarci. Ed ora non può più neppure riderci sopra.

 

 

 

sabato 20 ottobre 2012

LETTERA DI UN TANGENTARO



Luminosa, ironica e triste riflessione di Marco Travaglio sulla pagliacciata fatta dal ministro Severino d'accordo col Parlamento dei delinquenti. Alla gente comune troppa stampa e televisione sta raccontando: "C'è la legge anticorruzione!" senza dire però che questa accozzaglia di articoli salva dal carcere i delinquenti, soprattutto quelli che, essendo in politica, hanno più facilmente contatti con la criminalità organizzata e Comunione e Liberazione, che come la criminalità organizzata tende la mano a chi le conviene. Leggetelo attentamente.

LETTERA DI UN TANGENTARO

 

Marco Travaglio, Il Fatto Quotidiano 20/10/2012

Gentili presidente Monti e ministra Severino, chi vi scrive è un tangentista. Niente di speciale, per carità: un tangentista medio, come ce ne sono tanti, che tira avanti come può. Una mazzetta oggi, una domani. Una volta le toghe rosse mi han beccato mentre incassavo una mazzetta come assessore comunale e mi han costretto a patteggiare 5 anni per corruzione e concussione, sebbene io – su consiglio del mio avvocato, che è anche deputato – mi proclamassi innocente. Impugnai il mio patteggiamento in Cassazione, sperando nella prescrizione, ma quei giudici infami me lo confermarono proprio in extremis.

Fortuna che i miei reati (anzi, presunti reati) li avevo commessi prima del 2006, così beneficiai di 3 anni di sconto grazie all’indulto sinistra-destra. Mi rimasero 2 anni, che scontai comodamente in libertà senza passare dal carcere: il giudice mi affidò ai servizi sociali (una visitina ogni tanto a una comunità di ex tossici, che appena mi vedevano ricominciavano a drogarsi), perché diceva che dovevo reinserirmi nella società, anche se io mi sentivo già abbastanza inserito.

Appena la mia condanna finì sui giornali, il presidente B. mi notò e mi invitò ad Arcore per propormi una candidatura alle elezioni del 2008: gli si era liberato un posto nella quota condannati, non potendo ripresentare Previti per l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Accettai e fui eletto deputato. Il mio nome era, ovviamente, nei primi posti della lista bloccata, in cambio di una bella sommetta, frutto delle mie vecchie refurtive, e di un certo numero di voti che avevo acquistato da un boss della ‘ndrangheta conosciuto casualmente in Regione Lombardia.

A Montecitorio, oltre al mio avvocato, incontrai un sacco di colleghi tangentari. Un’allegra rimpatriata. Pensavo di restare lì una ventina d’anni, come si usa, poi purtroppo iniziò a soffiare questo brutto vento di antipolitica. Non vi dico la mia angoscia quando si cominciò a parlare della vostra legge anticorruzione. Già il nome era decisamente brutto e maleaugurante. E poi la sostanza: si parlava di lotta a corrotti, concussori, compratori di voti, riciclatori di mazzette, evasori fiscali, falsificatori di bilanci. C’era addirittura un giornale che raccoglieva firme per spingere. Chissà che mi credevo, non ci ho dormito due notti. Poi il mio avvocato mi ha preso da una parte: “Tranquillo, questa legge la puoi votare anche tu”. E io: “Ma poi devo smettere di fare quel che ho sempre fatto”. E lui: “No, fidati, puoi continuare come e più di prima. Anzi, nessuno se ne accorgerà più, perché adesso abbiamo la legge anticorruzione e il governo degli onesti”. Non ci volevo credere, poi ho controllato: mi son letto bene la legge e ho scoperto che aveva ragione lui. Gl’imprenditori che mi pagano tangenti potranno seguitare a falsificare i bilanci e ad accumulare fondi neri senza pagarci le tasse.

Io, come peraltro ho sempre fatto, dovrò solo stare attento a chiedergli le mazzette gentilmente, senza puntargli il coltello alla gola: così è concussione per induzione, che d’ora in poi sarà addirittura un reato minore, punito non più fino a 12 anni, ma fino a 8, così la prescrizione scatta non più in 15 anni, ma in 10 anni (fosse stato così anche prima, mi sarei risparmiato il patteggiamento). La mazzette dovrò seguitare a reinvestirmele da solo, tanto l’autoriciclaggio continua a non essere reato. E, quando compro voti dal boss, devo stare attento a non pagarli in denaro, ma in favori, così il reato di voto di scambio non scatta. Ecco, signor presidente e signora ministra: io volevo semplicemente ringraziarvi. Mi avevate tanto spaventato, ma poi ho capito che era tutto uno scherzo. Se la lotta alla corruzione è la vostra, ci sto anch’io. Sapete che già mi sento un po’ tecnico anch’io?

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LEGGI ANCHE: Ma è davvero anticorruzione?

RICORDI

 

 

BATTEVANO CASSA

Corrado Zunino intervista oggi per Repubblica l’imprenditore edile Francesco Piscicelli, l’uomo intercettato mentre rideva la notte del terremoto all’Aquila. Oggi Piscicelli è un collaboratore di giustizia e ha raccontato ai magistrati la sua versione sul funzionamento degli appalti per la Protezione civile tra il 2000 e il 2010: da prendere molto con le molle, insomma, essendo quella di una parte in causa. Secondo Piscicelli «A Natale, Pasqua e Ferragosto i parlamentari italiani battono cassa. Un assedio, spegnevo il telefonino».

“Il sistema Protezione civile, la deroga totale per ogni gara pubblica, nasce con il Giubileo del Duemila: l’incontro fra il sindaco di Roma Francesco Rutelli, il provveditore alle Opere pubbliche del Lazio Angelo Balducci e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Allestiscono una macchina per costruire opere in un paese bloccato, ma nel corso delle stagioni le missioni diventano un sistema di arricchimento personale. Sfruttato a sinistra e a destra. L’ho visto con i miei occhi, l’ho vissuto dall’interno: una montagna di denaro pubblico per dieci stagioni è stata messa a bilancio per realizzare auditorium, stadi, caserme, svincoli e in percentuale è stata poi trasferita a ministri, sottosegretari, parlamentari, magistrati, funzionari della Protezione, dirigenti delle Opere pubbliche. Nessuna istituzione, nessun partito, tutto ad personam“.

È accusato di corruzione, Piscicelli, con i costruttori della Btp. L’appalto della Scuola dei marescialli a Firenze.

“Ho pagato per lavorare, se non lo facevo chiudevo l’azienda che avevo ereditato da mio padre. A Firenze ho fatto da intermediario tra il gruppo di Riccardo Fusi e l’ingegner Balducci. Quelli della Btp, provinciali, rozzi, non riuscivano ad arrivare al capo del mattone pubblico italiano. Con una telefonata organizzai l’incontro. Sono stato io a presentare Denis Verdini, coordinatore del Pdl, a Balducci. Fusi trattava Verdini come fosse il suo straccio e usava la banca di Verdini come il suo bancomat. A me fece avere un prestito da 700mila euro”.

GRAZIE A IL POST

venerdì 19 ottobre 2012

giovedì 18 ottobre 2012

ENTUSIASMI

 

NIKITA

Grazie a IL FOGLIO

La Nikita del Cav. spara a tutti i vecchi colonnelli e lancia il nuovo partito

Da Alfano a Scajola, da Frattini a La Russa, da Verdini a Cicchitto. “I voti sono sempre stati solo di Berlusconi”

Roma. Alfano? Kaput. La Russa? Kaput. Frattini? Kaput. Cicchitto? Kaput. Gasparri? Kaput. Daniela Santanchè è una fredda sterminatrice di nomenclature, la Nikita di Silvio Berlusconi, tacchi alti, passo leggero, e una quarantaquattro magnum in pugno: “L’apparato è un cancro”, spara. “Il Pdl va azzerato, chi ha un incarico adesso si deve dimettere a cominciare dal segretario Alfano fino all’ultimo dei coordinatori provinciali. Chi ha più di tre legislature alle spalle non va più candidato in Parlamento, deve sparire”. Claudio Scajola, per esempio? “Uno che non sa spiegare come e perché ha una casa al Colosseo ha evidentemente qualche problema, non giudiziario, ma intellettivo. Io non lo candiderei a prescindere”. Così Santanchè descrive la rivoluzione culturale di Mao Tze Cav.: “Un movimento liquido, che rifiuta il finanziamento pubblico, composto soltanto da gente che ha un reddito autonomo dalla politica, perché fare politica non può essere una professione. In questo momento il Pdl è peggio della Dc. Dobbiamo rappresentare anche una discontinuità rispetto all’esperienza di Mario Monti. Chi sostiene Monti non può restare con noi”. E se Alfano non volesse azzerare né sciogliere il Pdl, com’è possibile e persino legittimo? “Allora, se proprio ci tiene, che se lo tenga il Pdl. Ci stia lui. Gli faccio tanti auguri”.

Lunedì scorso la pasionaria del berlusconismo lo ha detto in faccia ai coordinatori nazionali del Pdl, Denis Verdini e Ignazio La Russa.“E’ finita”, ha detto loro guardandoli negli occhi: “Dovreste fare un passo indietro”. E che hanno risposto? “Verdini era d’accordo”. Oggi Santanchè è persino più spietata e descrive in questi termini la sensazione che prova ogni qual volta varca la soglia di Via dell’Umiltà, la sede del partito guidato da Angelino Alfano: “E’ come prendere un ascensore per Marte”, dice. “Quelli del partito ancora non hanno capito che la festa è finita, fi-ni-t-a. Perdiamo un punto percentuale al giorno. Si devono dimettere. Il loro partito va azzerato, torniamo al partito di plastica, a me la plastica piace moltissimo, abbiamo bisogno di una organizzazione leggera, di un partito liquido, all’americana, un centro commerciale più che un monomarca, ma con facce pulite: il 50 per cento delle liste del nuovo movimento dovranno essere composte da gente che non è mai stata in Parlamento”. Anche il Cavaliere ha più di due legislature alle spalle, non si candida nemmeno lui in Parlamento? “Io parlo seriamente, è ovvio che Berlusconi è al di sopra di ogni discussione. Lui è il capo”.

Per gli altri invece non c’è scampo? Nessuna deroga, neanche per un fondatore di Forza Italia e galantuomo come Antonio Martino? “Martino è un economista e una persona di indubbia qualità. Ma intanto è necessario che i dirigenti si dimettano subito”. Fabrizio Cicchitto non è d’accordo. “E chi se ne frega? Se ne devono andare, a cominciare dal nocchiero Alfano: quando la barca affonda è sempre colpa del capitano”. Ma se Alfano è capitano, Berlusconi è ammiraglio. “Berlusconi è l’unico che ha coraggio, gli altri hanno palle di velluto. Lui sarebbe disposto a fare un passo indietro per costruire un più grande rassemblement dei moderati, sono gli altri, i culi di piombo, che non mollano, affezionati a uno strapuntino di potere che sarà una tomba per tutti”. Ma il rasseblement dei moderati non si fa, Casini ha detto che non se ne parla proprio. “Non importa, a maggior ragione il Pdl va sciolto senza ulteriori indugi. Dobbiamo cancellare questo orribile partito, scaricare nello sfasciacarrozze i rottami e gli impresentabili che siedono in Parlamento e dobbiamo pure rottamare Monti e tutti quelli che vorrebbero riproporlo nella prossima legislatura”.

Chi ha i voti e chi no
Franco Frattini e Mariastella Gelmini sono considerati montiani, vuole rottamare anche i due ex ministri? “Il Sole 24 Ore ha pubblicato un sondaggio inequivocabile: il 70 per cento del nostro elettorato boccia Monti e anche il 70 per cento dell’elettorato di Grillo, cioè i giovani, è contro il governo tecnico. E’ evidente che sostenere Monti, e restare sotto l’ombrello fallimentare del Pdl, è un suicidio di massa”. Molti uomini e donne del berlusconismo però non sono d’accordo. “E allora che se ne vadano. Nel nuovo centrodestra non c’è posto per chi sostiene il governo tecnico”. Perdereste dei voti privandovi di alcuni uomini che in questi anni sono stati protagonisti accanto al Cavaliere? “I voti li ha presi sempre e solo Berlusconi”. Frattini non ha voti? “Nel Pdl venivano dati ruoli importanti a gente senza titoli per meritarseli. Questo ha creato problemi evidenti: tutti hanno pensato di potere fare i ministri. Berlusconi, come sempre, è stato troppo generoso. Anche sulla leadership: dopo Alfano non ci saranno altri beneficati”.

lunedì 15 ottobre 2012

IO NON C'ERO

 

SPINOZANDO.....

Lombardia, arrestato assessore di Formigoni. E ora passiamo alle notizie di stretta attualità.

In carcere un altro politico del Pdl. Più ritmo o non finiremo mai!

L’assessore Zambetti era nelle mani della ’ndrangheta. Poi la polizia lo ha salvato

Formigoni si dice disponibile al rimpasto. Ha mandato a scaldare i Casalesi.

Per il 22% degli italiani il partito più in salute è il Pd. Il 78% non ha il senso dell’umorismo.

Preferenze in cambio di denaro. Almeno la Minetti l’elezione se l’è sudata)

Formigoni: “Ho fatto giurare due volte i miei assessori”. Quindi neanche lui si fidava

Annunciato un rinnovo totale della giunta lombarda. Ce n’è giusto una libera in Calabria.

 

SENZA PAROLE

domenica 14 ottobre 2012

EDUCAZIONE CIVICA

Lezione gratuita di educazione civica da parte di quelli di LIBERO. Come evitare di pagare le tasse e contribuire a mandare questo paese in malora. Rimarcando ancora di più le ingiustizie sociali:

 

 

COMUNIONE E......

 

BROWN STRONZO BERLUSCONI BIER

Tutto questo lo trovate sull'edizione on line di Libero. Oggi. Davvero.

Schiumosa, un pò troppo abbronzata (come Obama...) e con un retrogusto amaro: è "la birra Berlusconi", prodotta dal birrificio danese Stronzo Brewing Co. e dedicata all'ex premier. Il birrificio ha annunciato l'arrivo del nuovo prodotto direttamente sulla sua pagina Facebook, stuzzicando così il palato dei consumatori: "L'aroma e' ricco di note di frutta e spezie con un tocco alcolico, attraente e opprimente al tempo stesso, con la promessa di cose dolci e buone. Assaggiare la Berlusconi è una storia completamente nuova: amabile e un pò dolce, un pò grassa al palato, seguita da un lungo retrogusto molto amaro".

 

 

 

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venerdì 12 ottobre 2012

MA NON FATEVI BECCARE

 

 

CE L'AVEVANO DURO

La Lega non c’entra un cazzo con la ‘ndrangheta. TUTTI i consiglieri e gli assessori della Lega mi hanno confermato la loro disponibilità a dimettersi. Ora ci aspettiamo che Formigoni azzeri la Giunta e che si arrivi al voto, immagino in primavera, con una squadra di poche persone che porti avanti i progetti più importanti per la nostra gente, dalla riduzione dei ticket al sostegno economico alle famiglie, alle imprese e all’agricoltura. Domani pomeriggio incontro Formigoni. Prima la Lombardia!

Matteo Salvini - l'altro ieri

Come è andata a finire ? Così.... :

Perché i fazzoletti verdi ce l'hanno duro.

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martedì 9 ottobre 2012

NON AUMENTERÀ L'IVA

Con la manovra da 12.5 miliardi di ieri sera il governo Monti ha evitato l'aumento dell'IVA. Pazienza se da domani grazie agli ulteriori tagli al welfare ed alle regioni costeranno di più il trasporto pubblico locale ed i ticket ospedalieri. E pazienza se grazie a questa ultima sforbiciata se usufruite della legge 104, nei giorni in cui prenderete giorni di congedo per assistere un familiare malato, vi taglieranno il 50 per cento dello stipendio. E pazienza se grazie a questa ultima misura, se siete pubblici dipendenti, vi bloccano lo stipendio per ulteriori tre anni e non vi danno neppure quell'elemosina da 10 euro al mese di indennità di vacanza contrattuale. Però brindate, mi raccomando. Perché l'IVA non aumenta mica.....

PRENDE PURE SKY

 

 

venerdì 5 ottobre 2012

MILIARDARI CON I SOLDI NOSTRI

IN POCHI ANNI LE BANCHE HANNO PESCATO OLTRE CINQUE MILIARDI DI EURO TRA EVASIONE FISCALE E FINANZIAMENTI DI STATO

Dagli al Fiorito. Tutti addosso al politico ciccione che s’è fatto i comodi suoi con i soldi pubblici. Bersaglio facile, er Batman, e non solo per la corporatura a dir poco massiccia. La lista della spesa è lì, sotto gli occhi di tutti. Case, auto, oggetti di lusso, segno tangibile delle ruberie che hanno portato in carcere l’ex capogruppo Pdl alla Regione Lazio. I soldi delle banche, invece, si perdono nell’alto dei cieli della finanza. Difficile vedere. Difficile capire. Ma il conto finale è ben più pesante. Un conto miliardario a carico della casse dello Stato e quindi dei cittadini. Questione di tasse. E di marchingegni contabili studiati da professionisti specializzati in quella che con soave eufemismo viene definito “ottimizzazione fiscale”. Se prendiamo i tre maggiori istituti nazionali, Intesa, Unicredit e Monte dei Paschi, si scopre che negli ultimi tre anni l’Agenzia delle Entrate ha contestato qualcosa come 2 miliardi di euro tra imposte non pagate, sanzioni e interessi. Una montagna di denaro, che in tempi di spending review avrebbe fatto davvero comodo. Se poi paragoniamo questa somma alle ruberie contestate nello scandalo della Regione Lazio, perfino il corpulento Fiorito diventa un topolino. PUÒ ANCHE CAPITARE che le banche, a causa di una gestione alquanto discutibile, finiscano in cattive acque, tra perdite, debiti e prestiti a vanvera. Niente paura: arriva il pronto soccorso di Stato. Una bella iniezione di denaro fresco giusto in tempo per evitare guai ammonta a 1,7 miliardi. Come dire che per rispettare i parametri fissati dall’ente di controllo, bisogna fare il pieno di capitali freschi al più presto. Solo che il Monte in questi anni ha già chiesto denaro più volte ai suoi azionisti, l’ultima nel 2011. E così, nell’impossibilità di trovare nuovi volonterosi sostenitori, saranno le casse pubbliche a farsi carico del salvataggio. Verrà rinnovato il prestito di 1,9 miliardi già concesso nel 2009 (i cosiddetti Tremonti bond) a cui si aggiungerà un’altra tranche di obbligazioni da oltre 1,4 miliardi. Il totale, appunto supera i 3,3 miliardi. E per effetto del regolamento di questi prestiti lo Stato nei prossimi mesi potrebbe rilevare una partecipazione vicina al 4 per cento nel capitale della banca. Non c’erano alternative. I soldi, maledetti e subito, erano indispensabili per evitare guai peggiori. I conti del 2011 si sono chiusi con perdite per 4,6 miliardi di euro, dovute in gran parte alle svalutazioni miliardarie di attività, a cominciare dalla Banca Antonveneta, comprate a prezzi d’affezione negli anni del boom della finanza. Insomma, acquisti incauti. A cui vanno aggiunti investimenti colossali, oltre 27 miliardi, in titoli di stato italiani. Non proprio il massimo, con l’aria che tira. Adesso tocca al governo tappare i buchi. Chi ha guidato la banca negli anni in cui è stato messa in atto questa strategia suicida si gode invece un nuovo incarico di prestigio. Giuseppe Mussari, presidente del Monte da aprile 2006 fino alla primavera scorsa, tre mesi fa è stato riconfermato alla guida dell’Abi, l’Associazione bancaria italiana, in pratica la Confindustria del credito. Domanda: chi ha preso il posto di Mussari sulla poltrona di presidente dell’istituto toscano? La primavera scorsa si è insediato al vertice Alessandro Profumo con il mandato preciso di rilanciare la banca, tagliando, tra l’altro, migliaia di posti di lavoro. A giugno Profumo è stato rinviato a giudizio per dichiarazione fraudolenta dei redditi. Una storia che risale agli anni in cui il banchiere guidava Unicredit, lasciato nel settembre del 2010. Una storia di imposte evase per circa 245 milioni grazie a una complicata operazione col nome in gergo di Brontos. Questa l’accusa della Procura di Milano, che ha chiesto e ottenuto il processo anche per altri 19 manager di Unicredit. In pratica, secondo i magistrati, i vertici dell’istituto avrebbero camuffato gli utili in dividendi riuscendo così a spuntare un’imposizione più leggera. E questa è soltanto la parte penale di un’indagine ben più ampia sulle acrobazie della banca milanese ai tempi della gestione Profumo. Secondo l’Agenzia delle Entrate, Unicredit avrebbe versato quasi 450 milioni di tasse in meno rispetto a quelle dovute, di cui poco più della metà legate alla cosiddetta operazione Brontos. Alla fine, con l’obiettivo dichiarato di non restare a lungo sulla graticola delle indagini e senza ammettere alcuna responsabilità, la banca ora guidata dall’amministratore delegato Federico Ghizzoni, ha versato al fisco circa 190 milioni. UNA SCELTA analoga a quella compiuta dagli altri grandi istituti finiti nel mirino degli ispettori tributari. Il Monte ha sborsato 260 milioni. Intesa invece ha chiuso le sue pendenze con una transazione per 270 milioni. Sul piano amministrativo l’inchiesta si è così chiusa. Resta da chiarire la posizione dell’ex numero uno Corrado Passera. Il banchiere ora ministro è indagato dalla procura di Biella per alcune operazioni fiscali sospette varate da una controllata di Intesa con sede nella cittadina piemontese.

Da Vittorio Malagutti - Il Fatto Quotidiano del 05/10/2012.

 

mercoledì 3 ottobre 2012

ORROR CASINI

Casini dice che un governo con Vendola, lo inorridisce.

Lui che è abituato a certe frequentazioni, ha ancora una capacità di inorridirsi........