sabato 20 ottobre 2012

BATTEVANO CASSA

Corrado Zunino intervista oggi per Repubblica l’imprenditore edile Francesco Piscicelli, l’uomo intercettato mentre rideva la notte del terremoto all’Aquila. Oggi Piscicelli è un collaboratore di giustizia e ha raccontato ai magistrati la sua versione sul funzionamento degli appalti per la Protezione civile tra il 2000 e il 2010: da prendere molto con le molle, insomma, essendo quella di una parte in causa. Secondo Piscicelli «A Natale, Pasqua e Ferragosto i parlamentari italiani battono cassa. Un assedio, spegnevo il telefonino».

“Il sistema Protezione civile, la deroga totale per ogni gara pubblica, nasce con il Giubileo del Duemila: l’incontro fra il sindaco di Roma Francesco Rutelli, il provveditore alle Opere pubbliche del Lazio Angelo Balducci e il capo della Protezione civile Guido Bertolaso. Allestiscono una macchina per costruire opere in un paese bloccato, ma nel corso delle stagioni le missioni diventano un sistema di arricchimento personale. Sfruttato a sinistra e a destra. L’ho visto con i miei occhi, l’ho vissuto dall’interno: una montagna di denaro pubblico per dieci stagioni è stata messa a bilancio per realizzare auditorium, stadi, caserme, svincoli e in percentuale è stata poi trasferita a ministri, sottosegretari, parlamentari, magistrati, funzionari della Protezione, dirigenti delle Opere pubbliche. Nessuna istituzione, nessun partito, tutto ad personam“.

È accusato di corruzione, Piscicelli, con i costruttori della Btp. L’appalto della Scuola dei marescialli a Firenze.

“Ho pagato per lavorare, se non lo facevo chiudevo l’azienda che avevo ereditato da mio padre. A Firenze ho fatto da intermediario tra il gruppo di Riccardo Fusi e l’ingegner Balducci. Quelli della Btp, provinciali, rozzi, non riuscivano ad arrivare al capo del mattone pubblico italiano. Con una telefonata organizzai l’incontro. Sono stato io a presentare Denis Verdini, coordinatore del Pdl, a Balducci. Fusi trattava Verdini come fosse il suo straccio e usava la banca di Verdini come il suo bancomat. A me fece avere un prestito da 700mila euro”.

GRAZIE A IL POST

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