giovedì 8 novembre 2012

HANNO FATTO LA FESTA AL PD

Di Alessandro Gilioli

Scusate se non parlo di America, ma a costo di passare per provinciale vorrei che i miei tanti amici elettori e iscritti al Pd – bersaniani, renziani o altro, è lo stesso – questa mattina invece di alzare la bandiera di Obama riflettessero sul super pacco che gli hanno tirato ieri quelli che avevano scelto come futuri alleati, le famose forze del «centro liberale ed europeista» (!) con cui avevano deciso di governare.

In parole povere: quel bel tomo di Rutelli – insieme appunto all’Udc – ha messo a punto un sistema di voto che portando al 42,5 per cento il premio di maggioranza seppellisce il bipolarismo e vorrebbe imporre di fatto un’alleanza Pd-Pdl-Udc anche al prossimo giro.

Un Monti-bis, scrivono i giornali, ma non è detto che il professore sia disposto a imbarcarsi con la compagnia dei vecchi partitocrati famelici e arroccati, quindi forse un Passera-Casini, vedete voi: comunque una schifezza che piace ai sedicenti centristi (perché ne sarebbero il potente ago della bilancia) e soprattutto piace a Berlusconi – i cui voti sarebbero ancora indispensabili a tenere in piedi il governo – perché garantirebbe i suoi affari e le sue aziende, nonostante il crollo di consensi.

Se il Pd avesse un orgoglio e soprattutto un’identità, dopo questo super pacco rovescerebbe il tavolo: mandando al diavolo quei tristi furbacchioni di Rutelli e Casini – avrebbe dovuto farlo già da molto tempo – e aprendo a una coalizione di contenuti anziché di sigle: diritti civili, diritti sociali, ambiente, precariato, riduzione della forbice sociale, legalità, guerra alla finanza selvaggia e all’evasione, welfare nordeuropeo, scuola pubblica, sanità pubblica, tagli alle spese militari, tasse sui ricchi secondo il modello Hollande.

Probabilmente, in cinque mesi, scoprirebbe come per miracolo che più del 42,5 per cento degli italiani sarebbe d’accordo.

Pazzesco, no?

Nessun commento:

Posta un commento