martedì 12 ottobre 2010

DENNIS, COORDINATORE PDL

Un rapporto dei carabinieri svela il ruolo del coordinatore del Popolo delle Libertà con l’imprenditore Fusi. E gli ha fatto ottenere quattro lavori per la ricostruzione dell’Aquila

Denis Verdini, coordinatore del Popolo delle Libertà, ha avuto rapporti societari con l’imprenditore Riccardo Fusi fino al 2007, e non fino al 1996-97 come ha sostenuto davanti ai giudici. E gli ha fatto ottenere quattro appalti per la ricostruzione post-terremoto. Lo sostiene un’informativa dei carabinieri oggi pubblicata sul Corriere della Sera in un articolo a firma di Fiorenza Sarzanini e Mario Gerevini.
IL RAPPORTO – L’atto d’accusa dei carabinieri ha convinto il procuratore Alfredo Rossini a convocare entrambi per il 18 ottobre. E verranno ascoltati come indagati per il reato di abuso d’ufficio in concorso con Ettore  Barattelli, presidente del consorzio Federico II del quale fa parte la Btp di Fusi. Verdini è sospettato di aver abusato del suo ruolo alla Camera dei deputati. “Ho accompagnato Fusi da Gianni Letta per chiedergli la possibilità di lavorare all’Aquila”; ha detto Verdini ai magistrati. Letta si mostra possibilista, anche se dice che la questione decisionale è affidata alla Protezione Civile. E alla fine il consorzio Federico II, nel quale c’è la Btp e a cui imprenditori partecipano ben sapendo della protezione di Verdini e sperando che così i loro lavori vengano facilitati, si aggiudica ben quattro appalti del valore complessivo di 21 milioni di euro.
GLI APPALTI - Gli appalti sono: il rifacimento della scuola Carducci (vinto dalla Btp insieme ad altri), l’ammodernamento della caserma Campomizzi, l’ammodernamento del centro storico e il contenimento dei danni alla Cassa di Risparmio de L’Aquila. In più, la relazione di Bankitalia ricorda tutte le peripezie societarie degli amici di Verdini, compresi i prestiti concessi con garanzie fittizie dalla banca del coordinatore PdL, il Credito Cooperativo Fiorentino. Documenti fittizi, così come le polizze fideiussorie che avevano presentato. E usati per ottenere prestiti anche dalla Banca Nazionale del Lavoro e dalla Md Banca di Milano.

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