domenica 24 ottobre 2010

I MIRACOLI DI SILVIO

Nel 2004 il governo cancellò il 90% del dovuto dall’isola che era un paradiso fiscale. E poi investì nel paese 20 milioni di euro in immobili.

dal sito GIORNALETTISMO

Approda anche sull’Unità il “miracolo caraibico” di Silvio Berlusconi, ovvero la curiosa coincidenza che vide il suo governo condonare il 90% del debito di Antigua proprio mentre lui in prima persona investiva milioni di euro in ville nell’isola, di cui ci eravamo occupati qui.
UN MIRACOLO ITALIANO - Scrive Umberto De Giovannangeli: “l’Italia è da tempo maglia nera per ciò che riguarda gli impegni disattesi nelle più importanti campagne internazionali: dagli Obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite al Global Fund per la lotta all’Aids, dall’Aiuto allo Sviluppo alla Campagna mondiale per la Cancellazione del debito. Ebbene, questo Paese inadempiente governato da un Premier-Pinocchio, ha avuto la faccia tosta, nel dicembre 2004, di cancellare il 90% del prestito e degli interessi maturati pari a circa 160 milioni di euro, accontentandosi di un«pagherò» di 14 milioni di euro”. Uno sconto accordato a un paese che all’epoca aveva un reddito pro-capite tra i più alti del mondo, mentre, per Haiti devastata dal terremoto, si è dovuto attendere quest’anno per operare. Prosegue l’Unità: “Ad aggiungere vergogna a vergogna è il fatto, ricostruito da l’Unità attraverso fonti diplomatiche attendibili, in quello stesso periodo l’Italia si dichiarò «impossibilitata» a operare una rescissione del debito per «Paesi di gran lunga in condizioni peggiori di Antigua…». L’Italia fu allora l’unico Paese al mondo che andò in soccorso del «paradiso fiscale» caraibico. La storia del debito cancellato al paradiso fiscale caraibico risulta ancora più incredibile, e vergognosa, se si rapporta, come rileva Giulia Alliani in un documentato articolo sul sito www.osservatoriosulla legalita.org, che «al Summit del G8 a Gleneagles, il Governo italiano ha confermato che non è i n grado di assicurare le risorse per la lotta alla povertà più volte promesse per tenere fede agli impegni internazionali» e che «oggi l’Italia investe meno di 10 centesimi al giorno per ogni cittadino nella lotta alla povertà nel mondo…».
NON POSSIAMO PROPRIO - Ancora più curiosa risulta la generosità italiana nei confronti delle isole dei Caraibi, dice l’Unità, quando si legge che «il contributo per il 2004 di 100 milioni di euro al Fondo Globale per la lotta all’AIDS tubercolosi e Malaria è stato versato con oltre un anno di ritardo e per il 2005 risulta ridotto a 80 milioni, mentre non sono stati ancora quantificati i nuovi contributi per il 2006-2007». Le statistiche degli anni seguenti indicano che le inadempienze italiane si sono ulteriormente aggravate. Infine De Giovannangeli chiude con le parole del cantante degli U2 Bono Vox, che aveva già fortemente criticato il governo italiano per il suo atteggiamento nei confronti degli aiuti internazionali ai paesi poveri: “I leader del G8 si incontreranno in Canada il prossimo giugno. Quasi tutti i Paesi delG8hanno cancellato il debito e aumentato gli aiuti concreti all’Africa. Ciò ha permesso ad altri 42 milioni di bambini di andare a scuola e ha reso possibile la somministrazione di trattamenti salvavita a oltre tre milioni di soggetti affetti da Aids. Solo una persona non ha mosso un dito. Anzi, il premier Berlusconi sta facendo persino meno ora di quanto non facesse cinque anni fa. Berlusconi andrebbe espulso dal G8..”. Beh, anche se succedesse, poco male: con una vacanzina ad Antigua passa tutto.

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