martedì 5 ottobre 2010

IL MINZO INDESIDERATO

Quanto sotto è un interessante stralcio di una intervista che Italo Bocchino, uno dei colonnelli rimasti fedeli a Fini, ha rilasciato al mensile "A". Dopo 16 anni in cui è stato al fianco del padrone è dura passare dalla parte opposta e vedersi trattato come uno qualsiasi......


Bocchino, non sarà una mossa per avere più spazio sul tg diretto da Minzolini?

«Se mi chiama Minzolini non vado, non parlo. Ho il dovere di dire “no grazie”. Perché anche solo dare l’impressione che io possa aver utilizzato uno strumento parlamentare per avere in cambio spazi maggiori sarebbe insopportabile».

E allora?

«Minzolini deve solo dare il giusto spazio a Futuro e Libertà. Deve smetterla di fare un tg che decide la tesi e poi la illustra. Capisce: lui fa Repubblica in tv, ma Ezio Mauro il suo quotidiano lo realizza con i soldi di De Benedetti, Minzolini con quelli di tutti noi».

Sta forse invitando il premier...

«Io dico solo che quando il Parlamento avrà approvato la mozione che censura l’operato del Tg1, Minzolini dovrebbe porsi il problema delle dimissioni. Non è una questione personale, ma questa situazione non è più tollerabile: il direttore, se vuole continuare a fare un tg così sfacciatamente berlusconiano, si faccia assumere da una delle tv del premier. Anche perché c’è un ultimo particolare che deve far pensare: gli ascolti del Tg1 di sette giorni fa sono scesi al 23 per cento, il minimo storico. E chi ci rimette è solo la Rai».

Italo Bocchino

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