lunedì 25 ottobre 2010

INTERVISTA A SILVIO

Dal Blog  NONLEGGERLOBLOGSPOT.COM

Una lettura da non perdere. Sprecate dieci minuti del vostro tempo. Non ve ne pentirete.

C'ho messo 20 anni. Ma ce l'ho fatta. Ho intervistato Silvio Berlusconi. Per riuscirci ho bruciato i migliori anni della mia vita. L'ho inseguito tra Palermo ed Antigua, Roma e Cinisello, Herat e Pyongyang. Ho pernottato in squallidi motel del New Mexico ed aspettato contatti nella più pericolosa periferia napoletana, ho dovuto inseguire, mentire e scappare, ho speso tutto, ho perso tutto. Ma finalmente ho l'intervista. La pubblico. Silvio Berlusconi ha 94 anni, si trova nel suo salotto di Arcore, ed è un uomo sereno. Oggi è il 26 Ottobre 2030.


Avrai finito di rompermi le palle.

Scusi Presidente, m'ero impuntato.

Alla faccia! Ma poi chi saresti?

Un blogger ...

Ahahah   (risata fragorosa)... che fine avete fatto? Eravate così convinti.

Lasciamo stare. Poi tocca a me fare le domande.

Fammele allora, e di corsa, c'ho Veronica che m'aspetta, pranzo di famiglia.

Come Veronica? Ma vi vedete ancora?

Eccolo lì. Non avete mai capito un tubo ... Lo dico a te perché mi sembri simpatico, e oramai la politica fa parte del passato. In realtà non ci siamo mai separati, la nostra è una famiglia unita, solida, chetticredi.

Ma le escort? E Noemi? E le Veline?

Sì, ciao. Credi ancora a queste storie? E' stata tutta una grande illusione, caro mio. Secondo te il Presidente del Consiglio di uno dei Paesi più importanti del mondo, con tutta la sicurezza che c'ha attorno, si fa sorprendere da 'na mignotta munita di registratore? E corre dietro ad una minorenne di Casoria? Ma cribbio, che c'avete in testa!

E Capezzone?

Maffigurati! Non ho mai avuto una relazione con Daniele - anche se detto tra noi, lui un po' ci provava - pensa che la spifferata all'Ansa la fece Verdini ...

Lei non ha mai tradito sua moglie, quindi ...

Mai, mai in vita mia. Ma voi vi eccitavate così tanto, e non v'importava d'altro, e la Carfagna, e l'igienista, e la letterina. Prova a pensarci.

In effetti.

Nel pieno della più disarmante crisi economica del secolo - roba che non si vedeva dal '29 - a voi bastavano una barzelletta sconcia, una bestemmia sugli ebrei e 4 fighe al Ministero, ci passavate i mesi a discuterne. Il resto è storia, m'avete lasciato fare tutto. Tutto.

Ecco. Ma come ha fatto a piegare una moderna democrazia occidentale ai suoi interessi, così tanti, per così tanto tempo, così spudoratamente?

Sè, è arrivato Woodward! Comunque questa domanda non la devi fare a me, girala agli italiani. Io c'ho semplicemente provato. Non avevo scelta. Ve l'abbiamo pure detto, e mica una volta sola!

Come scusi?

Massì, prima io, poi Confalonieri, poi Dell'Utri, oggi meritatamente Presidente del Senato. O la discesa in politica, o la galera. L'abbiamo confessato persino a Biagi e Montanelli, e poi in Tv, ed in molte interviste. Eravamo belli che fottuti, nella merde direbbero i miei amici della Sorbona. 4 mila miliardi di debiti - quando i miliardi erano miliardi, mica come ora senza mille miliardi di debito non sei nessuno - e poi processi per mafia, corruzione, fondi neri, reati finanziari, pensa che nemmeno me li ricordo tutti. Eravamo certi che la cosa fosse così palese dal rendere preferibile la via della trasparenza. Ma avevamo sopravvalutato gli italiani, in fondo non pretesero mai verità e coerenza: infatti da lì in poi negammo l'innegabile, se fosse servito saremmo persino riusciti a confutare la teoria eliocentrica. Eravamo furbi e telegenici, ai cittadini bastava questo ... e ci votavano ...

E già, mica una sola volta ...

Quattro volte Premier, fino al '18 se non ricordo male.

Fosse finita lì.

Vabbé, poi l'altro è stato un incarico istituzionale, di secondo piano.

'Sticazzi - ehm, scusi Cavaliere - ... Presidente della Repubblica per 7 anni, fino al 2025!

Però lì mi son comportato bene, Piersilvio è stato il Presidente di tutti, lo ha riconosciuto anche il leader dell'Opposizione, D'Alema ...

Di tutti ...

Fermo lì, senti, quella legge a cui stai pensando serviva anche a tutti quelli che per sbaglio avevano stretto la mano alla persona sbagliata, a questo o quel boss mafioso per esempio, può capitare no? A chi non è mai capitato?

Oddio, abolire il Concorso Esterno in Associazione Mafiosa ai tempi mi sembrò un pochino eccessivo. Certo, per lei, Dell'Utri e Cuffaro fu un giorno di festa, cannoli per tutti.

Ma scusa, tu cos'avresti fatto al mio posto? Lo stesso. E poi ai cittadini andava bene, veneravano mio figlio ed i suoi addominali. Comunque ripeto, i primi ad essere stupiti del comportamento degli italiani eravamo noi, io, Bonaiuti, Letta. (a questo punto mi indica Gianni LETTA, seduto lì vicino)

Ehm, perdoni, ma è vivo? Mi sembra un po' rigido.

Sì sì sta benissimo (gli dà due colpetti al braccio con il bel bastone intagliato che tiene in mano) ha solo esagerato con il botox.

Vabbè, diceva?

Che ci stupivamo pure noi! Quel cagasotto di Bondi mi diceva sempre: "Questa non gliela fanno passare Presidente, è troppo", ed in effetti un pochino s'era esagerato, tutt'ora non mi capacito ... Un'ottantina di leggi ad personam, 40 fino al 2010 se non erro, tutto materiale per le nostre cene tra amici, sapessi il divertimento! ... "Ti ricordi quella volta che decidemmo di estendere il Lodo Alfano pure al Presidente della Repubblica, e pure in caso di rielezione! Chissà a chi pensavamo ... ahahah" ... e giù risate, oppure "Hey, e la baraccata del digitale terrestre! Tutto quel casino per Emilio Fedeeehahaha!" ... "Ed il legittimo impedimento per tutti i Ministri? C'avevamo di quei legittimi impedimenti in quel periodoohohoh" ... e via così, a quel punto non ci si ferma più, prescrizioni, depenalizzazioni, amnistie, lodi, rogatorie, condoni, magari ricordando le minchiate di Stracquadanio - ci credeva sul serio quello! - come difendeva le leggi vergogna lui, nessuno mai. Riuscì persino a convincere i nostri elettori della bontà dell'autocertificazione processuale e del progetto "Galera zero".

Stracquadanio ...

Ecco, questo ci tengo a dirlo. Non è stato facile. Il mio unico rammarico non è quello di aver devastato la giustizia, o buttato al cesso 40 anni di storia italiana, o quello di aver rubato e mentito e ingannato, ma quello di essere stato costretto a passare tutto quel tempo con certa gente, la Santanchè, Gasparri, Bondi, Quagliariello, Bossi, il figlio di Bossi ... tu sai cosa significa cenare con il Senatur munito di prole ogni santissimo lunedì sera, per decenni, tentando di interpretare il loro linguaggio tra una portata e l'altra, eh?, lo sai, eh?, lo sai?, a volte avrei preferito stare all'Asinara, per dire, sapessi cosa m'hanno fatto passare ... per non parlare poi della corte giornalistica, Minzolini, Fede, Vespa, Mimun, Rossella, Feltri, Betulla, Signorini ... Facile per voi, che potevate scegliervi le amicizie, i colleghi! A me stare con quelli lì faceva s-c-h-i-f-o, scrivilo pure, tanto sono scomparsi non appena ho lasciato la vita politica. E chi se li sarebbe cagati se non io! Ma soprattutto, di chi avrei potuto servirmi? Di grandi intellettuali? Di giornalisti onesti? Di politici seri e rigorosi? Ma quando mai! Pensa, io, il re della comunicazione, dei media, l'uomo più potente d'Italia, non potevo nemmeno permettermi di partecipare ad un dibattito con un rivale politico, nemmeno nelle mie televisioni, tanto ero impresentabile. E allora mandavo avanti loro, cornacchie, spergiuri, bari, mendicanti, hanno devastato la scena mediatica e culturale di questo magnifico Paese, terra bruciata, dopo il loro passaggio.

Però pure lei, quante figuracce c'ha fatto fare

Eccolo, è arrivato il blogger! Guarda che mi vergognavo pure io di fare i cucù alla Merkel, guardare le zinne alla moglie di Obama e palpare le chiappe a Carla Bruni, ma la tecnica era quella di prendere tempo, distogliere l'attenzione dalla nostra certificata incapacità istituzionale e soprattutto alzare i toni: ed io, modestamente parlando, i toni riuscivo ad infuocarli. Dividi e impera, questa è stata la formula vincente. Nel frattempo Ghedini e Alfano e Longo e Pecorella e Previti e la Bongiorno e tutti gli altri producevano instancabilmente, come tanti criceti laboriosi, togli di qua, aggiungi di là, scaduti i termini a Milano di , cadute le accuse a Palermo di giù, ed intanto la Concorrenza crollava, Mediaset cresceva, le condanne si allontanavano ed io facevo lo statista, begli anni, non c'è che dire.

Sì, begli anni. Ma Cavaliere, ora che è riuscito a spazzare via ogni accusa passata, presente e futura, ora che è riuscito ad ottenere uno Scudo immuno-costituzionale di divina fattura, capace di proteggerla vita natural durante e persino in caso di reincarnazione in un serial killer vietnamita, ce lo dica, come ottenne quei primi miliardi?

Ma secondo te? La risposta è talmente ovvia che è meglio lasciar perdere, rovineresti l'intervista. Ti ricordo solo una cosa: ma per Dio, gli italiani si stanno rendendo conto di aver affidato il Paese ad uno che ha convissuto per anni con un narcotrafficante di Cosa Nostra, ad uno iscritto alla Massoneria Deviata P2, ad uno che pigliava i caffè con Bontade e gli aperitivi con Dell'Utri, mentre fregava mediante corruzione una delle più grandi aziende editoriali d'Europa? Certi giornalisti lo scrivevano pure, ma alla gente non importava, io non chiedevo sacrifici ed incarnavo una specie di sogno, irrealizzabile e fondato sul tubo catodico, ma pur sempre un sogno.

Un sogno ... Ma a tutte le persone comuni che in questi anni hanno visto il proprio Paese sbriciolarsi tra le mani, prima culturalmente, poi economicamente, a tutti gli imprenditori, gli operai, gli impiegati rovinati dalla crisi, dalla burocrazia, da norme sempre più repressive in materia di immigrazione ed informazione, a tutte le persone comuni che in questi anni non hanno potuto avere giustizia - perché lei potesse assolversi da ogni peccato - beh, qualcosa vorrà pur dire ... glielo deve ...

Oddio, sì, questo te lo concedo, magari potrei citare una bellissima frase di quel vecchio film, tu forse non eri nemmeno nato. Recitava più o meno così: "Io io ..."

"... E voi nun siete un cazzo". Grazie Presidente.

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