lunedì 25 ottobre 2010

PABLO D'ALEMA

Da L'INTERESSATO

Ieri nel programma di Lucia Annunziata, “In ½ ora” c’erano ospiti Matteo Renzi, giovane sindaco di Firenze del Pd ed Angelo Rovati, storico consigliere ed amico intimo di Romano Prodi. Renzi ha proposto un cambiamento generazionale ai vertici del Pd ed, in generale, della politica. Sostenendo che se l’opposizione a Silvio Berlusconi è ridotta nello stato attuale, una qualche responsabilità dei leader che da venti anni ricoprono, a turno, gli incarichi dirigenziali del partito, ci deve pur essere. Ed auspicando una sorta di rottamazione. Insomma, un progetto del tutto condivisibile. Almeno a mio modo di vedere le cose.
Poi è intervenuto Angelo Rovati, ed ha rilasciato un dichiarazione che penso debba essere tramandata ai posteri della storia politica di questo paese. Rovati ha (purtroppo) detto:
“L’età non vuole dire molto. Picasso ha dipinto fino a novant’anni e dunque non tutto il vecchio va rottamato”
Nella sua tomba nel castello di Vauvenargues, nella Provenza francese, lo scheletro di Pablo Picasso, nell’ascolto di una tale scemenza, deve aver compiuto un paio di rovesci carpiati. Tutto si aspettava il buon Pablo, ma che qualcuno nel globo terrestre lo paragonasse a D’Alema no.  Pablo Picasso ci lasciò per un problema di cuore. Ieri, le parole di Rovati, gli hanno causato un secondo infarto post mortem.
La procura francese di Vauvenargues ha emesso mandato di cattura internazionale nei confronti di Angelo Rovati con l’accusa di “mal trattazione, abuso e profanazione di cadavere”
Angelo Rovati oggi verrà arrestato e consegnato alle autorità francesi.
Sembra che i magistrati d’oltralpe vogliano anche sentire il sempiterno Massimo D’Alema come persona informata sui fatti.  Il buon Massimo, tra una tavolozza ed un colpo di pennello, ha garantito la sua piena collaborazione.

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