giovedì 21 ottobre 2010

PERCENTUALI

Da L'INTERESSATO

Oggi mi è capitato di leggere uno di quei sondaggi elettorali che misurano le intenzioni di voto degli italiani. Ed ho scoperto che, se si votasse oggi, il PDL porterebbe a casa il 29% dei consensi. Solo due anni fa veleggiava al 38%.
Sono praticamente circa 9 punti percentuali di delusi da Silvio Berlusconi che stanno ritenendo altri lidi più interessanti (come quello dei Finiani di FLI).
Quanto sopra  significa che questo partito, che si identifica come nessun altro al proprio leader, è stato abbandonato in un biennio da praticamente un quarto del proprio elettorato.
E significa che il “meno male che Silvio c’è” , motto ed inno del PDL, non ha più il seguito di una volta.
Trasferendo poi questi dati  su percentuali globali,  emerge un altro dato interessante: il 29% degli elettori italiani che votano PDL sono qualcosa meno di uno su tre.
Insomma, non è mica vero che questo è un paese Berlusconizzato se solo un elettore italiano su tre vota Silvio.
Ci sono  7 italiani su 10 che non lo votano. Magari optando per dare il loro consenso alle consociate del Pdl (La Lega o La Destra di Sorace).
Ma non votano Silvio. Anzi, magari, non lo sopportano. E vorrebbero disfarsi di lui.

Ora il ragionamento è semplicistico:  io non credo che un leghista puro o un seguace della Destra di Storace propenda per l’essere indulgente verso i reati commessi da Silvio Berlusconi quando non era Presidente del Consiglio. Non penso insomma che il leghista di Busto Arstizio che si dedica alla nobile arte della politica attiva sul territorio, sia felice che il proprio rappresentante parlamentare, a Roma, voti il lodo Alfano con effetto retroattivo. Così come non penso che l’elettore di Storace, un po’ nostalgico di una destra pseudo fascista, sia favorevole al Legittimo impedimento del Premier.
Sai quanto glie ne può importare……

Ed allora, per concludere, sembra evidente un fatto: il 30% degli elettori, sta imponendo al 70% degli elettori delle misure legislative a tutela del Premier che assumono la caratteristica di priorità solo per il loro supremo leader. A tutto il resto del paese non glie ne frega una beata mazza. E magari digerisce rospi tutti i giorni pur di seguire una assurda logica di partito.

Inizio a pensare che in una democrazia dove il 30% prevale sul 70% ,  ci sia qualcosa di estremamente bizzarro.

E mi chiedo quando, quel 70%, mettendo da parte logiche di bottega, si svegli unito dal torpore e rifiuti con nettezza leggi e dispositivi che costituiscono autentici scempi alla democrazia.



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