sabato 23 ottobre 2010

TRICOLORE

Da L'INTERESSATO

Nel dare una veloce lettura alla rassegna stampa di oggi, ad un certo punto sono sobbalzato. Mi sono infatti ritrovato di fronte ad un articolo di Marcello Veneziani, che ritengo da sempre uno dei meno peggiori "riempitori" (scusate, ma per il caso in questione il termine giornalista è inappropriato...) del quotidiano LIBERO, diretto da Maurizio Belpietro.
Il buon Marcello, con un articolo che trovate qui, esprime il proprio ribrezzo verso tutti coloro che a Terzigno, in senso di protesta contro l'invadente monnezza, bruciano il tricolore. E lo fa con maniere molto forti, esprimendo la sua personale vergogna verso questi pseudo delinquenti che "bruciano le stesse bandiere che pochi giorni fa avvolgevano le bare dei soldati uccisi in Afghanistan".
Roba forte insomma.  Ma anche, inevitabilmente, roba da memoria parziale e corta.

Perchè Veneziani sembra colpevolmente dimenticarsi di chi, senza neppure poter addurre la  scusa della puzza della monnezza che si propaga nella propria abitazione grazie alle Istituzioni incapaci di risolvere una problematica locale storica (la vorrei considerare una piccolissima attenuante....), in altre parti d'Italia, molto più a nord di Terzigno, con la bandiera tricolore, simbolo della nostra patria, qualche volta ci si pulisce le parti meno nobili del corpo umano.

Trattando la nostra bandiera come un rotolo (di carta igienica)  e non come un vessillo patriottico.

Forse, quel tipo di tricolore, così bistrattato, infastidisce un pò meno Veneziani.

Vorremmo semplicemente capire perchè.

Marcello Veneziani





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