lunedì 1 novembre 2010

INCANTESIMI

Filippo Rossi - Fare futuro Web

L'incantesimo si è rotto. E il pifferaio è sempre più solo, circondato da una corte sempre più impaurita, bloccata dal terrore di vedere cadere quell'enorme castello di carte creato in anni e anni di fedele servilismo. Ma d'altra parte, forse, bisogna cominciare a dire che in realtà Silvio Berlusconi non ha mai conquistato veramente il cuore e la testa della maggioranza degli italiani. L'ultima volta che il suo partito si è presentato da solo alle elezioni, nel 2006, ha raggiunto un ragguardevole 23,8 per cento dei consensi. Tanti, ma sempre meno di un quarto dei votanti. 

Nessun plebiscito, quindi. Nessuna folla plaudente. Solo un sistema sofisticato (e orwelliano) d'invenzione quotidiana di una realtà parallela (a volte addirittura alternativa) a un paese molto migliore di chi vorrebbe avere ancora il privilegio di rappresentarlo. Un sistema che si fonda, sostanzialmente, sulla potenza di fuoco di un potere economico e mediatico invasivo e autoreferenziale. Un sistema di potere fondato sulla capacità (immorale in qualsiasi altro sistema democratico occidentale) di dare spazio e manovrabilità politica a pulsioni e paure che dovrebbero invece essere attutite e affievolite. Di dare centralità strategica a forze e persone che un paese davvero civile dovrebbe tentare di porre ai margini e non al centro del dibattito politico.

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