domenica 7 novembre 2010

QUALE ALTRA VIA D'USCITA

LEGGETE ATTENTAMENTE IL PEZZO CHE SEGUE. E QUANDO ARRIVATI ALLA FINE SCOPRIRETE CHI LO HA SCRITTO, DITEMI SE NON PROVATE UN SENSO DI POSITIVA SORPRESA........

Ennesima e puntuale dimostrazione di quanto certi organi di Chiesa (non sappiamo se agiscano in veste ufficiale o di sottobanco) non si smentiscano mai nell’intervenire sugli scandali della politica italiana, dicendo e non dicendo, calibrando con arte ogni virgola, usando i guanti di una ben nota diplomazia, fingendo di scandalizzarsi come se ci fosse ancora qualcosa di cui scandalizzarsi, e nello stesso tempo manifestando una totale studiata cecità sulla vera causa di tutto il marcio che da anni sta colpendo la nostra democrazia. Un marcio che va ben oltre una questione di carattere sessuale. È pur vero che, nel nostro caso, non si tratta solo di scappatelle, ma di un sistema di potere che ha fatto del sesso la sua ragione di forza. Come a dire: io posso tutto, sono un toro onnipotente!
Quando, per l’eccessivo defecare o, diciamo con maggior stile in linea con l’argomento, per lo sborrare incontenibile di un orgasmo di potere che crede di sverginare qualsiasi realtà, sia persona che cosa, che gli capita sotto mano al primo schioccare delle dita, si sente il dovere (!) di far tornare gli escrementi nella sede dovuta, allora si è costretti a tacitare la coscienza, dicendo a tutti: “Vedete, anch’io sono rimasto male! Quando è troppo è troppo! Sì, è vero, anche qui bisognerebbe contestualizzare! Dai, non esageriamo... C’è anche tanta male fede in chi si diverte a voler far fuori un capo di governo solo perché... non è di sinistra!”.
Avete sentito la risposta del Papa ad una ragazza di Azione Cattolica? «Voi non potete e non dovete adattarvi a un amore ridotto a merce di scambio, da consumare senza rispetto per sé e per gli altri, incapace di castità e di purezza - ha aggiunto -: questa non è libertà». Una frecciatina al nostro Mister Coso? Ma costui che cosa intende per castità e per purezza? Che linguaggio parla quando usa le persone come se fossero delle cose con cui trastullarsi? Santità, Lei dovrebbe chiamarlo in sede privata e fargli educazione sessuale secondo la morale di Santa Romana Chiesa Cattolica, ma con una eccezione: gli lasci usare il preservativo, per evitare che metta al mondo altri mostriciattoli!
E gli altri mass media di marca cattolica? Ha finalmente detto qualcosa il Direttore di “Avvenire”, ha detto di più una voce di “Famiglia Cristiana” che si è però limitata a citare qualche parola di Veronica, mentre altri commenti dai vari siti non sono andati oltre le solite ipocrisie.
 
Sono entrato in alcuni siti cattolici, due in particolare: Messainlatino e Fides et Forma. Seguono una certa coerenza: questi e altri siti vaticanisti fin nelle midolla hanno scelto di proposito di non mettere mai fuori la testa dalla cenere di una religione fatta esclusivamente di riti, di ritualismi, di sacramentalismi, di paramenti sacri, di latino, di messe “antiche” celebrate da defunti ad un’assemblea di defunti. Per loro non conta ciò che succede nel mondo. Lo lasciano andare per la sua strada, anche se ci vivono dentro. Non importa. Se ne sono estraniati per vocazione: a loro interessa difendere le strutture della Chiesa dalle minacce della modernità, e sotto il nome di modernità passa di tutto: ciò che è pura estrosità, gusto eccentrico per ogni rinnovamento che solitamente tocca il vestito e non la sostanza, ma anche ciò che è apertura al più autentico progresso umano, ad un mondo che cresce, alle nuove problematiche emergenti. Amano stare tranquilli (in realtà s’ncazzano anche loro appena entra una boccata d’aria fresca) tra le quattro mura di una religione che pesa come macigno sul cristianesimo che è l’incarnazione di Cristo che si rinnova in ogni istante. Succedono le più grosse porcate di una politica allo sfascio, e chissenefrega? Loro continuano imperterriti a mantenere il latino nella liturgia di una Chiesa che parla a ritroso, a tenere in bell’ordine obsoleti vestiti liturgici, a conservare gli altari di una volta quando il prete voltava le spalle al povero popolo di Dio, di un Dio però che per fortuna non voltava le spalle al suo popolo.
Ma vorrei allargare il discorso al di là di una condanna per questi figli degeneri di una Chiesa che ormai ha perso ogni orientamento, e si sta allontanando dalla mèta in balìa di una zavorra che la porterà verso un rischio mortale. Beh, è vero, c’è lo Spirito santo che non permetterà la fine, ma ciò costerà alla gerarchia vaticana e ai suoi ottusi galoppini o leccaculo un olocausto immane.
Il problema, dunque, non è rimettere in linea canonica il comportamento di un capo di governo che, oltre alle sue sborrate sessuali, fa comodo ad una gerarchia che, nonostante tutto, lo sta ancora appoggiando, e se gli rimprovera  le sue sbavature, è solo per salvarlo dai suoi “nemici”, pronti a liquidarlo. E poi, se dovesse succedere la fine del Coso provvidenziale che cosa potrà succederà sull’avvenire di una Chiesa a cui servono benefattori, protettori, magnati dal grande cuore o, meglio, dal grande portafogli?
Il problema è di tipo politico, ed è qui che si gioca veramente non solo lo stile di una chiesa sempre prona a riverire il potente, ma l’essenza stessa evangelica, la quale oggi è duramente provata, più che dall’Incontinente immorale, da una concezione perversa che egli ha della società, ridotta in frantumi dalla violenza con cui si costringe l’essere umano a far parte di un sistema senza Umanità. Ed è qui che m’incazzo da morire quando ascolto o leggo le dichiarazioni di disapprovazione da parte della gran parte dei maggiori mass media cattolici, come se tutto il dramma fosse l’immoralità del capo di governo. Se questo tizio fosse a posto con la morale, forse che le cose cambierebbero o, meglio forse che il nostro giudizio sulla sua politica sarebbe diverso? A parte il fatto che i mass media cattolici non hanno mai condannato duramente la politica di questo governo, se non in qualche suo eccesso - qualche forma estrema di razzismo -, la cosa insopportabile è che la Chiesa sembra insorgere quando finge di non condividere scandali di carattere sessuale da parte di chi “dovrebbe” dare il buon esempio di una rettitudine esemplare.
Forse non riesco ad esprimere tutta la mia rabbia nel constatare questa contraddizione e questa ipocrisia con cui si vuole a tutti i costi salvare un sistema socio-politico che non ha nulla di cristiano, di evangelico, di umano. La gerarchia guarda sempre al più forte che le possa garantire la sopravvivenza strutturale. Sì, le strutture sopravvivono, ma vuote dello Spirito, il quale se ne va altrove, fuori casa, fuori prigione, fuori religione, fuori vaticano.
Ci si chiede quanta pazienza abbia ancora lo Spirito. Forse aspetta che qualcuno di noi gli dia una mano per evitare che lo si accusi di ingerenza come di un estraneo senza permesso di soggiorno.

Don Giorgio De Capitani

2 commenti:

  1. E' quello che noi tutti Cattolici (praticanti o meno di destra o di sinistra) la pensiamo allo stesso modo!
    Forza Don GIORGIO!!!!!!!!!!!

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  2. ALMENO DICESSERO CHE ADAMO PRESE LA MELA DI EVA PERCHE' LEI VOLEVA E ANCHE PER UNO STATO DI GRAZIA RICEVUTA, E CHE IL DIAVOLO NON C'ENTRO'PER NIENTE,ALMENO LASCEREMO RIPOSARE UN PO' LO SPIRITO SANTO.GIORGIO.

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