Dal sito http://www.giornalettismo.com/ :
"Le braccia tese nel saluto romano, al grido di “Boia chi molla”, i giovani missini hanno tentato di aggredire i deputati che stavano entrando alla Camera. Tra slogan, spintoni e lanci di monetine, ne e’ nata una gazzarra che ha avuto momenti di tensione. Alla fine, un’ ora dopo, i segni dell’ accaduto erano evidenti: l’ elegante vetro smerigliato dell’ ingresso di Montecitorio e’ incrinato. E nella confusione di telecamere, carabinieri e semplici curiosi, le facce degli onorevoli erano a dir poco sbigottite. Immediata e’ esplosa la polemica sul mancato intervento delle forze dell’ ordine. I gravissimi incidenti si sono verificati alle quattro del pomeriggio quando, all’ improvviso, piazza Montecitorio viene invasa da un centinaio di ragazzi appartenenti al Fronte della Gioventu’ . “Chiamateci pure fascisti. Ci fate un favore”, grida subito subito uno dei capifila.
Corriere della Sera 2 Aprile 1993
Cosa successe a Montecitorio? Gli attivisti del Fronte della Gioventù protagonisti dell’assalto alla Camera diedero il via ad un coro di urla, a spintoni, lancio di monetine e solgan del tipo: “Ladri, mafiosi, figli di puttana. Ma che democrazia, ma che cristiana”. Una manifestazione spontanea ma organizzata da una regìa abile ed efficiente, ricordano le cronache del giorno dopo. “Arrendetevi, siete circondati”, si leggeva sulle magliette dei manifestanti, un centinaio.
Il gruppo di facinorosi protagonisti dell'accaduto annoverava, tra le sue fila, dieci deputati missini, tra i quali anche Maurizio Gasparri.....
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