martedì 28 dicembre 2010

E' SOLO MARKETING BABE......

Quando ieri, spulciando la rassegna stampa,  ho letto l'editoriale di Belpietro che farneticava su una fantomatica macchinazione di un Gianfranco Fini intento ad organizzare falsi attentati alla propria persona per poi scaricare la colpa su Berlusconi, il blogger che è in me ha preso il sopravvento. Troppo ghiotta la notizia per non scriverci un immediato post colmo di ilarità.  Poi però, nell'arco della giornata, è maturata in me una fisiologica meditazione su questa sensazionalistica azione del Direttore di Libero. E due pensieri, assolutamente concatenati tra loro, si sono sviluppati.
In estrema sintesi:

1) Provate a digitare le parole "falso attentato" su google. Il completatore automatico del motore di ricerca aggiungerà un "a Belpietro" restituendovi dunque la frase "falso attentato a Belpietro" prima ancora che voi finiate di digitare ciò che cercate. E' veramente strano come, a volte, google, costituisca una tacita bocca della verità. Falso attentato e Belpietro per google, sono naturalmente associabili. Insomma se esiste o si narra di un falso attentato, chi ti spunta ? Belpietro of course.........



 Ed allora viene subito in mente il fatto di qualche mese fa che vide protagonista il giornalista ed il suo agente  caposcorta. Magistratura e polizia giudiziaria hanno praticamente archiviato le indagini su quello pseudo attentato senza conclusioni di sorta. Nessuna prova. Nessun riscontro. Ed un forte sospetto: l'agente potrebbe essersi inventato tutto. In compenso, in quei giorni, Belpietro è stato ospite di tutte le reti televisive nei talk show politici e non. Una esposizione della sua persona e della sua figura di giornalista e direttore di testata senza precedenti insomma.

2) Pensate ora che proprio una settimana fa Libero si è presentato al cospetto del mercato dell'informazione con la nuova linfa della fantastica accoppiata Feltri-Belpietro, azionisti, giornalisti ed in pratica condirettori del nuovo "Libero". E pensate altresì alla sempreverde ed essenziale teoria di marketing pubblicitario del "purchè se ne parli", infallibile nel propagandare un prodotto o personaggio e renderlo nel contempo  appetibile al mercato. Cosa potrebbe esserci di meglio di una fantastica bufala per carpire l'attenzione sul prodotto "Libero"  ?

Nello sfondo di tutto ciò ovviamente, giace l'etica professionale, il buonsenso e l'onestà intellettuale.
Così come non ci si preoccupa, da Boffo in poi, di diffamare o rovinare reputazioni di persone per il solo gusto di fare un pò di pessima caciara propedeutica alla vendita di qualche migliaio di copie in più.

Insomma, se Belpietro e Feltri semplici giornalisti o direttori,  sono stati capaci di precedenti terribili nefandezze, non pensate che ora, avendo messo mano ai loro portafogli in una iniziativa di carattere imprenditoriale,  possano essere capaci di molto peggio ?





1 commento:

  1. ME L'HA DDETTO MMIO CUGGINO!
    Ecco le prove dello scoop di libero.

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