mercoledì 15 dicembre 2010

VITTORIA DI PIRRO ?

Da L'INTERESSATO

Non penso bisogna girarci troppo intorno. Ieri, la battaglia politica, ha conosciuto un solo vincitore ed il suo nome è Silvio Berlusconi. Lo hanno invitato a muoversi nel torbido, dove nessuno può vantare la sua straordinaria e stupefacente abilità. Ed i risultati, impietosi, si sono visti. Ma la maggioranza è risicata, i numeri impietosi. Con 314 deputati dalla propria parte non si governa un paese e benché meno si possono approvare riforme di un certo peso. Ecco allora gli ammiccamenti all’UDC. Affinchè possa dare l’appoggio numerico necessario per continuare la legislatura. Ma una domanda ora sorge spontanea. Se era tradimento quello dei Finiani eletti tra le fila del PDL che votavano la sfiducia al governo, come si potrà definire il passaggio in maggioranza dei deputati del partito di Casini ? 
I vari Belpietro e Sallusti, megafoni del premier che oggi se la godono, in caso di passaggio verso la maggioranza del gruppo dell’UDC apostroferanno quei deputati con l’epiteto di “traditori” ?  Perché non risulta che chi scelse Casini, nelle ultime elezioni, trovò nel simbolo la dicitura “Berlusconi Presidente”.  Votarono un partito che voleva differenziarsi dalla solfa del pensiero unico di Arcore e lo fecero consapevolmente. Votarono, insomma, per un partito di opposizione.

Ed allora Berlusconi e tutti quelli che ieri hanno trasformato la Camera dei Deputati nella curva sud dell’Olimpico con cori da stadio, governino, se ci riescono, con i loro numeri.
E se non ce la fanno, vadano dal Presidente della Repubblica. A certificare il fallimento di una coalizione nata nel 1994 con Berlusconi, Fini, Casini e Bossi e tristemente implosa, in questi giorni,  sotto il dominio del pensiero unico del capo e del suo cane da guardia padano 
                                                        

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