lunedì 3 gennaio 2011

VORREI, MA NON POSSO

C'è una prassi, con l'attuale Presidenza della Repubblica, che sta diventando ormai consolidata, ed a parte Marco Travaglio con i suoi editoriali sul Fatto Quotidiano, nessun Costituzionalista sembra mai rimarcare a sufficienza, sottolineandone gli aspetti decisamente negativi.
Quali sono i compiti del Presidente della Repubblica ? Sono ben specificati dalla nostra Carta Costituzionale e non danno adito a nessun dubbio. L'art. 88 ad esempio sancisce che il Capo dello Stato promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge ed i regolamenti".
Da nessuna parte viene riportato che il Presidente può promulgare una legge rilevando aspetti di criticità o, addirittura, manifesando perplessità.

 Come è successo, anche recentemente, con la riforma dell'università:


Perchè poi il rischio, del "chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato..scurdamece 'o passato", con questo governo, è sempre presente. Insomma, quali garanzie avrà il Presidente della Repubblica, una volta firmata (promulgata) una legge, che l'esecutivo o il parlamento abbia poi la reale volontà di correggerla ?

Le cose sono molto semplici: ci sono criticità ?  Non si promulga la legge. La si restituisce alle aule parlamentari con la motivazione annessa.

Altrimenti la teoria che passa è quella del "vorrei ma non posso".

Che non sembra consona ad un Capo dello Stato.


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