Un deputato del PDL particolarmente vicino a Berlusconi, viene rinviato a giudizio per aver favorito ditte amiche nella ricostruzione post terremoto dell'Aquila. Il neo imputato, oltre ad esere membro della Camera dei Deputati, è coordinatore del principale partito italiano ovvero il Popolo delle Libertà. Il reato ipotizzato non è certo trascurabile; non è da educande approfittare di una catastrofe naturale che ha interessato migliaia di persone per introdurre gli amici degli amici nel giro dei lavori pubblici che conta.
Eppure, questa notizia, che in un qualsiasi altro organo di informazione del mondo occidentale avrebbe conquistato la copertina ed i titoli di apertura, in Italia è stata trattata con trafiletti e senza richiami nelle principali home page dei siti internet dei quotidiani di informazione.
Io, paradossalmente, l'ho trovata solo su Libero.
Cosa ne dobbiamo dedurre ? Molto semplice: siamo così abituati a convivere con il torbido, il malaffare ed i comportamenti poco etici dei nostri politici che ormai abbiamo elevato l'asticella della tolleranza a livelli impensabili.
La potremmo definire piacevole insensibilità.
O, se vi pare meglio, pietosa sopportazione.
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