venerdì 29 luglio 2011

PENATI, BERSANI E GIULIANO FERRARA

"Filippo Penati è Pierluigi Bersani, e Pierluigi Bersani è Filippo Penati. Non parlo della eventuale responsabilità penale che, ad eccezione del caso di Silvio Berlusconi e dei teoremi sul non­poteva-non-sapere che lo riguardano, è notoriamente personale"

Così iniziava ieri l'editoriale su IL GIORNALE di Giuliano Ferrara.

Una piccola precisazione è dovuta al più berlusconiano dei giornalisti esistenti nel globo terrestre: non ci risulta che Berlusconi sia mai stato imputato per storie di tangenti che abbiano interessato il suo partito (e ce ne sono state a bizzeffe). Silvio Berlusconi risponde penalmente e conformemente al teorema non-poteva-non-sapere, inerentemente alla roba sua. Ovvero alle molteplici corruzioni di giudici e testimoni che sono stati "ricompensati" con il SUO denaro. Cioè con quello della Fininvest.

Ora, ve lo vedete voi, un dipendente d'azienda che spende soldi per corrompere senza riferire nulla ai vertici ? Diciamolo chiaro. Non esiste. E questo il Giulianone lo sa benissimo.

Ergo, il paragone Bersani-Berlusconi  non può reggere. E' subdolo. Inconsistente. Assolutamente inopportuno.

Cosa non si fa pur di difendere il capo.......


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