giovedì 11 agosto 2011

GLI ATENEI DEL TROTA

Vanity Fair (G. Beltrame)

Che Renzo «il Trota» Bossi abbia avuto qualche difficoltà a superare l’esame di maturità è cosa nota: l’appellativo di pluribocciato lo ha perseguitato a lungo. Normale che, per affrontare l’università (facoltà di Economia), abbia pensato a un sostegno. E infatti è iscritto al Cepu.
Ma Renzo Bossi non è uno studente qualunque: nel suo caso (visti i pressanti impegni politici: è consigliere regionale lombardo) non è lui ad andare in classe a seguire le lezioni, sono i tutor (gli insegnanti di sostegno del Cepu) che si recano direttamente a casa sua. Un «servizio a domicilio» che rappresenta un’eccezione assoluta nell’offerta Cepu: ci sono corsi per ogni esigenza e prezzo, ma l’opzione «lezioni a casa tua» proprio non è contemplata.

Un trattamento di favore che comunque non viene pagato da Bossi: tutte le spese per istruire il Trota sarebbero sostenute dal patron del Cepu, quel Francesco Polidori che già paga per i corsi delle tre «olgettine» Iris Berardi, Aris Espinosa e Ioana Visan.
Questa attenzione per rampolli e rampolle vicini al centrodestra stupisce chi conosce Polidori da anni: all’inizio della sua carriera imprenditoriale, infatti, aveva legami strettissimi con Antonio Di Pietro, che nel 1995 partecipò attivamente alla fondazione del Cepu prestando la sua immagine per le prime campagne pubblicitarie e tenendo seminari di Tecnica processuale nelle sue sedi. Un legame che si consolidò, il 21 marzo 1998, con la fondazione dell’Italia dei Valori al Borgo Palace Hotel, un quattro stelle di Sansepolcro, provincia di Arezzo, appartenente al gruppo Polidori.

Il Trota

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