martedì 9 agosto 2011

L'EUROPA DI BOSSI


C' era una volta Roma ladrona. E c' era una volta il centralismo romano. Ma i tempi cambiano. La Lega è al governo, il progetto di devoluzione ha compiuto i primi passi, il federalismo forse è un sogno un po' meno velleitario. Ora il nemico non è più dentro i confini italiani. È più su. Alla Lega che resisteva contro «Roma ladrona» si è sostituita la Lega che resiste contro «la SuperEuropa illiberale». Il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Roberto Cota, con poche parole, quasi uno slogan per i militanti che sono al Filaforum di Assago in attesa della relazione di Umberto Bossi al quarto congresso del Carroccio, sintetizza bene la visione politica che il gruppo dirigente del Movimento ha del quadro internazionale. «Bruxelles è la nuova Roma». Sull' Europa, e lo spiega più tardi il Senatur, la Lega intende investire buona parte delle sue energie di mobilitazione. Su un certo modello d' Europa, «l' Europa Superstato», «l' Europa tecnocratica», «l' Europa che cancella le tradizioni dei popoli», la Lega trasferisce gli strali delle sue battaglie. A Bruxelles, per Bossi e per tutto il gruppo di comando che lo circonda, non si deve delegare alcun tipo di potere. «Si trasferiscano le funzioni e non la sovranità che appartiene agli Stati-nazione».


Forse, ora ci ha ripensato:





Nessun commento:

Posta un commento