Mille euro al giorno di spese di gestione ordinaria del residence delle ragazze del caso Ruby. E i condomini sono in rivolta. Ora che B. non stacca più i suoi generosi assegni il sospetto è la proprietà dell'immobile gonfi le fatture per recuperare i guadagni mancati
Gente con le bollette in mano. Altri con visure camerali sotto braccio. Tutti pronti a farsi sentire alla riunione di condominio e, se non bastasse, alla Guardia di Finanza. Ci sono mamme e papà, professionisti e impiegati. Neppure una escort, però. Strano perché l'appuntamento è in via Olgettina 65, nel cortile del celebre residence delle ragazze del caso Ruby, che nonostante una lettera di sfratto ricevuta il 20 dicembre sono ancora tutte lì (se non bastano le testimonianze fanno fede le auto e le intestazioni sulle cassette della posta).
Ma all'ordine del giorno dell'assemblea non ci sono le notti bollenti all'Olgettina, ma le bollette roventi delle spese condominiali. Gli inquilini si sono visti recapitare conguagli per costi di gestione degni di una reggia e ora vogliono vederci chiaro.
Difficile spiegare 38.200 euro di manutenzione ordinaria, 32.769 per l'impianto elettrico, 10mila euro per cambiare un semplice contatore. Il conto finale è di 356mila euro l'anno, mille euro al giorno. Troppo per un edificio che ha solo tre anni di vita. Quanto deve costare Palazzo Grazioli che ne ha 500 di più?
L'unica certezza è che, dopo lo scandalo, le leggiadre donzelle sono rimaste al loro posto nei quattro appartamenti intestati al consigliere regionale Nicole Minetti, indagata nel caso Ruby per induzione e favoreggiamento della prostituzione, in altri due intestati a Marysthelle Polanco e in quello di Barbara Guerra. Nulla è cambiato, apparentemente. Perché il sospetto dei condomini è che dopo lo scandalo nessuno stacchi più quei generosi assegni da 10mila euro per le spese "in conto premier" e che la proprietà dell'immobile stia gonfiando spese e fatture per recuperare i mancati guadagni.
Così il comitato ha lanciato un ultimatum agli amministratori e non esclude di andare dalla Guardia di Finanza. "In 38 abbiamo sottoscritto una diffida per avere i dettagli delle fatture. Di questo passo saremo noi ad andarcene lasciando campo libero a escort e starlette della tv", dice uno dei residenti. E forse il piano è proprio questo.
Ma all'ordine del giorno dell'assemblea non ci sono le notti bollenti all'Olgettina, ma le bollette roventi delle spese condominiali. Gli inquilini si sono visti recapitare conguagli per costi di gestione degni di una reggia e ora vogliono vederci chiaro.
Difficile spiegare 38.200 euro di manutenzione ordinaria, 32.769 per l'impianto elettrico, 10mila euro per cambiare un semplice contatore. Il conto finale è di 356mila euro l'anno, mille euro al giorno. Troppo per un edificio che ha solo tre anni di vita. Quanto deve costare Palazzo Grazioli che ne ha 500 di più?
L'unica certezza è che, dopo lo scandalo, le leggiadre donzelle sono rimaste al loro posto nei quattro appartamenti intestati al consigliere regionale Nicole Minetti, indagata nel caso Ruby per induzione e favoreggiamento della prostituzione, in altri due intestati a Marysthelle Polanco e in quello di Barbara Guerra. Nulla è cambiato, apparentemente. Perché il sospetto dei condomini è che dopo lo scandalo nessuno stacchi più quei generosi assegni da 10mila euro per le spese "in conto premier" e che la proprietà dell'immobile stia gonfiando spese e fatture per recuperare i mancati guadagni.
Così il comitato ha lanciato un ultimatum agli amministratori e non esclude di andare dalla Guardia di Finanza. "In 38 abbiamo sottoscritto una diffida per avere i dettagli delle fatture. Di questo passo saremo noi ad andarcene lasciando campo libero a escort e starlette della tv", dice uno dei residenti. E forse il piano è proprio questo.
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