mercoledì 23 novembre 2011

LE AMNESIE COLLETTIVE DEI LEGHISTI

Vi chiedo scusa. Oggi dedico tre post ai leghisti. Per festeggiare. Perchè il solo pensiero che il governo del mio paese non sia più composto da chi sputa sulla bandiera o la vorrebbe usare come carta igienica, o da chi si esprime con pernacchie e diti medi, mi trasmette un enorme sensazione di felicità.
Insomma, sono uno che si accontenta di poco.
Poi oggi, dedicandomi al cazzeggio sulla rete, mi è capitato di vedere un video che riassumeva il peggio del peggio degli ultimi tre anni delle gesta di Bossi. Cose di cui vergognarsi abbondantemente, se solo non appartenessero al passato. Purtroppo, recente.



I fazzoletti verdi finalmente sono usciti dall'ambiguo atteggiamento di doppia personalità che hanno dovuto perpetrare fino alle dimissioni di B. e del suo governo. Finalmente, da ora in poi, potranno tornare a fare opposizione cruda e nuda. Tanto che quando si è trattato di esprimersi sul  decreto "Roma Capitale",  non ci hanno pensato due volte negando il loro consenso a quel provvedimento.
Poco importa se, nell'ambito di un progetto federalista, proprio Calderoli fosse stato ispiratore del decreto "Roma capitale".
Infatti, non a caso, proprio ieri il Senatore Augello (PDL) dichiarava:

"Dispiace che così tanti colleghi della Lega siano stati colti, nel commentare l’approvazione del secondo Decreto su Roma Capitale, da uno stravagante caso di amnesia collettiva. Il Decreto nasce dall’azione di governo dell’esecutivo di Silvio Berlusconi e anche dalla illuminata capacità del collega Calderoli di segnare consapevolmente quell’esperienza con le norme sul federalismo con il quale si sono ribadite le prerogative di Roma Capitale e di cui il Decreto di oggi costituisce soltanto l’inevitabile attuazione".

Bene, che nessuno ora osi ricordare ai discepoli di Alberto da Giussano che appena 9 mesi fa, in  piena sindrome da "dipendenza da Arcore" hanno votato, nessuno escluso, la tesi che si, Ruby fosse la nipote di Moubarak.

Immagino che se quella votazione si fosse svolta oggi, i leghisti, avrebbero presidiato la Camera dei Deputati schiamazzando ululanti improperi verso la nota escort marocchina che si prostituiva a Villa San Martino. Chiedendone l'allontanamento coatto dai nostri confini.

Altro che nipote di Moubarak......

La lega è tornata insomma. Nuda e cruda.
E quella che faceva parte dell'esecutivo, qualora non lo aveste capito, altro non era che una succursale padana  del Sultanato di Berlusconia,  in visita occasionale a Roma ladrona.

Al governo a sua insaputa.........



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