giovedì 9 febbraio 2012

RIGASSIFICATORI E MALTEMPO

Puntuale come ogni anno, è arrivata l'impietosa ondata di freddo, gelo e neve. E puntuale come ogni anno è arrivato  il solito taglio di fornitura di gas dalla Russa Gazprom. Tagli addirittura del 30% sull'import di metano hanno interessato l'Italia nei giorni scorsi.
E puntuale, come ogni anno, è arrivato il dibattito sulla necessità di porre in essere una politica energetica di diversificazione delle fonti. Che, puntualmente, ci richiama alla mancata costruzione di rigassificatori che potrebbero farci dipendere in maniera minore dai classici "tubi" provenienti dall'est europeo.



Quello che in maniera affatto puntuale nessuno sottolinea a dovere è che se il maltempo, la neve, il gelo, il vento forte ci interessano, una qualche conseguenza negativa sulle strutture possano fisiologicamente averla.
Se c'è il vento, si suppone, il mare è mosso. O addirittura in tempesta. Allora cosa vogliamo fare ? Costruire rigassificatori in mezzo al mare per renderci indipendenti dalla Russia ?
Lo abbiamo già fatto in alcuni casi. Come al largo delle coste di Porto Viro (Rovigo).
E sapete cosa è successo in questi giorni ?  Che il rigassificatore di Rovigo si è fermato per il maltempo. Onde di qualche metro ne impedivano il funzionamento.
Non lo trovate assurdo ? Per contrastare la carenza di approvigionamento del gas dovuta alla maggiore richiesta internazionale causa  freddo e maltempo, ci affidiamo ad impianti costosissimi ed onerosi per le casse pubbliche che si fermano con il maltempo.

Assolutamente geniale.....

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