venerdì 30 marzo 2012

DICEVANO ALTRO



Siamo alle solite: nella riservatezza di qualche altolocata stanza i tre moschettieri in foto, hanno deciso che prima andremo a votare, poi loro si riterranno liberi di decidere le alleanze come meglio vorranno. Insomma, se siete di sinistra e magari vorreste votare PD ma vi sta sulle palle Casini, sappiate che dopo che avrete elargito il vostro consenso al partito di Bersani, senza pensarci un attimo, il segretario del partito s-democratico,  potrà unirsi in un felice matrimonio con l'UDC. Sbattendosene del vostro pensiero.

E pensare che sostenevano questo...  :

«Non si torna indietro di 20 anni: pretenderemo la salvaguardia del bipolarismo e della democrazia trasparente. Ciascuno deve dichiarare a quale coalizione appartiene». (Angelino Alfano, 23 settembre 2011)

«Non si può tornare alla politica delle mani libere, come di fatto propone D'Alema con il sistema tedesco, delle coalizioni costruite a tavolino dopo il voto». (Rosy Bindi, 30 agosto 2010)

«Il Pd dovrebbe considerare essenziale che il cittadino sia arbitro e con il voto sceglie il parlamentare, il partito ma anche la coalizione. Non vorrei che si tornasse indietro di 20 anni con coalizioni dopo il voto. In questo modo la storia del Pd e le sue deliberazioni in assemblea verrebbero mortificate». (Rosy Bindi, 21 febbraio 2012)

«Credo che ci voglia un bipolarismo serio. Degli ultimi 17 anni ciò che non credo si possa cancellare è che quando voto non posso non sapere quale sarà il primo ministro e quale la coalizione». (Franco Frattini, 25 novembre 2011)

«Io penso che si debba garantire agli italiani che quando torneranno a votare potranno scegliersi i deputati, i senatori e soprattutto sapranno con chiarezza quale coalizione costruirà il governo dopo aver vinto le elezioni, non tornare a un meccanismo di mani libere». (Dario Franceschini, 26 ottobre 2007)

«Rinunciare al bipolarismo con un meccanismo che si accontenta di andare da soli, ma con un forte sistema di riequilibrio, che indichi in precedenza il premier e la coalizione». (Walter Veltroni, 19 dicembre 2007)

«Mi meraviglierei molto se qualcuno che è stato, è e dovrebbe essere presidenzialista volesse invece tornare al proporzionale: la destra che è presidenzialista non può certo volere una legge alla tedesca che consente di non avere un vincolo di coalizione e la designazione del premier». (Maurizio Gasparri, 2 ottobre 2010)

«Occorre non lasciare la rappresentanza di questo diffuso sentimento popolare a chi vuole usarlo come un grimaldello per sottrarre agli italiani la conquista del bipolarismo e, peggio ancora, restaurare il potere dei partiti di decidere, dopo le elezioni, come accordarsi e quale presidente del Consiglio nominare anche a dispetto degli elettori. Come avveniva quando i governi duravano 6 mesi e le maggioranze si stabilivano nelle segrete stanze del potere. Occorre formulare una proposta chiara per sventare questo tranello». (Ignazio La Russa, 19 ottobre 2011)

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