venerdì 27 aprile 2012

PARLA COME MANGI / PIER LUIGI BERSANI

Grazie a nonunacosaseria :

Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani ha scritto una lettera agli iscritti e militanti del suo partito.
Ho sottoposto il testo – il cui integrale può essere letto a questo link – al software decriptatore in mio possesso, in modalità “lettura del pensiero” ed ecco cosa ne è uscito (in corsivo il testo pubblicato; in trebuchet blu quel che passava per la testa al segretario piddino mentre scriveva la lettera).

il 25 aprile noi italiani ricordiamo la liberazione dal nazifascismo e la resistenza di quanti lottarono anche a costo della vita per la libertà e la democrazia nel nostro paese. Se oggi noi viviamo in un mondo migliore lo dobbiamo anche a loro. Per queste ragioni, la celebrazione del 25 aprile per noi democratici non è un semplice rito, ma il momento in cui ciascuno rinnova l'impegno personale e collettivo per la difesa e lo sviluppo della democrazia in Italia e in Europa
Ragassi, siam mica qui a pulir le monetine a Paperon de’ Paperoni... una citassione del 25 aprile la devo fare, sennò a sinistra mi sbudellano!

A un passo da una crisi devastante abbiamo ottenuto l'uscita da palazzo Chigi di Silvio Berlusconi. Il Pd si è impegnato, per la salvezza dell'Italia, al sostegno del governo guidato da Mario Monti. Il compito di un grande partito popolare e nazionale è di pensare prima all'Italia e poi ai suoi interessi. L'eredità lasciata dal centrodestra è tuttavia pesante e il senatore Monti ha dovuto prendere provvedimenti impopolari. Non tutte le misure che sono state varate l'avremmo predisposte noi. Abbiamo avanzato le nostre proposte e ottenuto anche alcuni importanti miglioramenti (dal prelievo sugli esportatori di capitale che hanno sfruttato il condono di Tremonti alla lotta contro l'evasione, alla difesa dell'articolo 18, fino alla battaglia per il futuro degli esodati). Ma non dimentichiamo e non permettiamo che si dimentichi che Monti è venuto non dopo i partiti, ma dopo Berlusconi”.
Poi, se scrivo agli iscritti, mica posso parlare soltanto a quelli più a sinistra, ché già tutti gli altri mi accusano di esser troppo socialista. Devo parlare a tutti, a quelli che sostengono Monti sensa se e sensa ma, a quelli che sono iscritti ai sindacati, ai cattolici di sinistra, ai franzeschiniani, ai veltroniani, ai dalemiani...

Il Pd punta a una immediata e profonda riforma del finanziamento pubblico, perché i partiti, se devono assolvere al proprio compito democratico, non possono e non devono vivere prigionieri dell'interessato sostegno del o dei miliardari”.
Porco boia, ragassi... qua, con tutta ‘sta antipolitica, se non parlo della ridussione dei finansiamenti pubblici ai partiti finisce che rimediamo una scoppola epocale alle amministrative. Veh, bisogna che qualcosa dica anche a questo proposito. Pure Pisanu, che è Pisanu, ha detto che la prima emergensa è ridurre i finansiamenti: siam rimasti soltanto noi, ormai, a difenderli. Ma siam mica qua a guidar l’ambulansa delle gare di ciclismo, bisogna che, anche se arriviamo ultimi, qualcosa si dica e allora tutta la seconda parte della lettera la facciamo su ‘sta roba qua dei soldi ai partiti e poi vedrai come andiamo bene alle elessioni...

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