martedì 11 dicembre 2012

SATIRA PREVENTIVA

Di Michele Serra - L'ESPRESSO

Le primarie del centrodestra si faranno, ma i risultati non verranno resi pubblici. La busta con il nome del vincitore sarà consegnata a Berlusconi che, a sua discrezione, deciderà se farlo sopprimere con il polonio o nominarlo suo vice. Ecco i candidati più autorevoli.

ANGELINO ALFANO Dopo mille esitazioni, il segretario del Pdl ha infine deciso di candidarsi. Una scelta coraggiosa, la prova che Angelino ha finalmente assunto la statura politica di un vero leader. Si presenterà alle primarie a capo della lista "Silvio Berlusconi premier".

FLAVIO BRIATORE Il suo slogan elettorale, "Vai un po' in giro a dirglielo agli italiani che c'è un manager che ha una roba importante da fare", ha vinto il Premio europeo "Anna dei miracoli", assegnato da una giuria internazionale di logopedisti per incoraggiare i progressi di chi ha impedimenti nel linguaggio. Nel suo quartier generale in Kenya, Briatore si prepara alle primarie coadiuvato da uno staff, molto selezionato, di barman. Il suo consigliere politico più influente è Charlie Mariano Truzzu, che ha rivoluzionato il mondo dei cocktail introducendo l'ombrellino di carta nei long drink alla frutta. Tra i punti salienti del programma di Briatore l'aumento delle olive nel Martini (da una a due) e l'abolizione del Fisco, dello Stato e della Costituzione.

DANIELA SANTANCHÈ Nel suo quartier generale in Kenya, Briatore si prepara alle primarie coadiuvato da uno staff, molto selezionato, di barman. Il suo consigliere politico più influente è Charlie Mariano Truzzu, che ha rivoluzionato il mondo dei cocktail introducendo l'ombrellino di carta nei long drink alla frutta. Tra i punti salienti del programma di Briatore l'aumento delle olive nel Martini (da una a due) e l'abolizione del Fisco, dello Stato e della Costituzione.

GIORGIA MELONI Avendo già speso tutti i suoi risparmi in centinaia di migliaia di manifesti, più lo striscione "Giorgia sempre più in alto" che verrà trainato da un biplano sopra il quartiere Prenestino (la tariffa ridotta non consentiva di sorvolare anche le altre zone di Roma), la Meloni sarà costretta a partecipare alle primarie anche nel caso che non vengano indette.

ALESSANDRO SALLUSTI La sua lista, Tiriamo fuori le palle, potrebbe sfondare negli ambienti del rodeo e tra i soldati mercenari in Africa, ma mancano i tempi tecnici per organizzare anche in Arizona e in Ruanda un seggio per le primarie del Pdl. Per giunta, un incidente tecnico ha ulteriormente ritardato il lancio della campagna di Sallusti: durante le riprese del video promozionale, il direttore del "Giornale" ha tirato fuori le palle con foga eccessiva, impigliandosele in un cassetto della scrivania. Non ha preparato un programma politico vero e proprio, ritenendo poco virile perdersi in dettagli. Sono solo tre i punti messi nero su bianco dal suo staff, ed è su quei tre punti che si giocherà l'intera campagna elettorale di Sallusti: tiriamo fuori le palle, diciamo pane al pane e vino al vino, smettiamola di farci prendere in giro. E' dato favorito dai bookmaker per la vittoria del Premio internazionale Polifemo.

MARINA BERLUSCONI E' pronta a prendere il posto di suo padre: grazie ai numerosi lifting dimostra almeno trent'anni di più. Detesta la politica, non capisce perché esista lo Stato ed è convinta che la sinistra sia composta da baccelloni malefici di origine aliena che si sono impossessati dei corpi di milioni di persone: ha dunque tutte le carte in regola per piacere all'elettorato del centrodestra.

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