lunedì 28 gennaio 2013

MONTE DEI PAZZI DI SIENA

Che poi, a capire quello che é veramente successo nell'istituto senese, terzo gruppo bancario italiano, non ci vuole mica molto. Basta fare un piccolo passo indietro di circa cinque anni.

Facciamolo, grazie a IL POST:

L’8 novembre 2007 MPS, presieduta da Giuseppe Mussari, annunciò la conclusione di un accordo con la banca spagnola Santander per acquistare il 55% di Banca Antoveneta (BAV) al prezzo di 9 miliardi di euro. Fu una specie di blitz, un colpo che nessuno si aspettava. BAV, una solida banca territoriale radicata nel nordest, era da circa due anni sulle prime pagine economiche dei giornali e a volte anche su quelle della cronaca giudiziaria. Era stata al centro del cosiddetto “scandalo di Bancopoli“, quello che coinvolse, tra gli altri, il banchiere Gianpiero Fiorani e l’allora governatore di Banca d’Italia, Antonio Fazio. Dopo una serie di scontri e l’intervento della magistratura, Antonveneta passò al gruppo olandese ABN Amro.

Nell’ottobre del 2007 ABN Amro era stata smembrata e acquistata da un gruppo di banche; in questa operazione, BAV sarebbe dovuta finire nelle mani della grande banca spagnola Santander a un prezzo di circa 6,6 miliardi. L’annunciò dell’acquisto di BAV da parte di MPS arrivò circa un mese dopo. L’accordo annunciato ebbe effetto nel maggio successivo, quando Antonveneta divenne parte di MPS per un prezzo finale di più di 10 miliardi di euro. Tra lo stupore di tutti i principali analisti e commentatori finanziari, il prezzo di BAV era quasi raddoppiato nello spazio di pochi mesi.

Ecco, se paghi 10, quello che altri, qualche mese prima di te hanno pagato 6, é normale che poi vai a finire a gambe all'aria. Quello che é inspiegabile é come possa poi succedere che il responsabile principale di quella avventata e strana operazione, venga poi premiato con la nomina di Presidente dell'Abi. Che é un po' come far diventare preside il peggior professore della scuola di vostro figlio.

Un'ultima considerazione. Come stato italiano, stiamo concedendo al Monte dei Pazzi di Siena 3,9 miliardi di Monti Bonds, senza i quali, la banca sarebbe tecnicamente fallita. E non è un caso se questa somma corrisponde esattamente al plusvalore pagato, proprio cinque anni fa, nell'acquisizione di Antonveneta.......


 

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