Allora proviamo a riassumere. C'è una legge dello Stato (legge 361 del 30 Marzo 1957) che all'articolo 10, recita testualmente:
"Non sono eleggibili inoltre: 1) coloro che in proprio o in qualità di
rappresentanti legali di società o di imprese private risultino
vincolati con lo Stato per contratti di opere o di somministrazioni,
oppure per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole
entità economica, che importino l’obbligo di adempimenti specifici,
l’osservanza di norme generali o particolari protettive del pubblico
interesse, alle quali la concessione o la autorizzazione è sottoposta"
Possiamo dunque sostenere, e sfidiamo chiunque a smentirci, che secondo il dispositivo sopra enunciato, Silvio Berlusconi, da 20 anni è un parlamentare (e più volte primo ministro) abusivo.
Bene, il pensiero diffuso dei sostenitori del governo della pacificazione è che sia assurdo applicare proprio ora una legge che negli ultimi 20 anni, per colpevole distrazione, non si è mai voluta applicare. Mettiamoci d'accordo allora. Perchè delle due l'una: o quella legge vige e qualcuno si prende la responsabilità di renderla esecutiva. Oppure cambiatela. Abrogatela. Cancellatela. Non è poi così difficile.
L'importante, è che non ci rompete gli zebedei sostenendo che se per vent'anni non si rispetta una legge dello stato, in automatico, quella legge non ha valenza. Perchè allora, questo, non è uno stato di diritto. E' uno stato rovesciato. Dove l'illecito perpetrato diventa legalità.
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