mercoledì 6 ottobre 2010

ESTRATTI DI BUFALA

Da L'INTERESSATO

Ieri i PM che seguono il caso del “presunto” attentato a Belpietro hanno fatto un sopralluogo nel condominio dove abita il Direttore di Libero per ricostruire le modalità con le quali l’attentato si sarebbe svolto.  Il resoconto è tragico/comico. Impossibile scavalcare il muro per scappare dall’altra parte. L’attore che ci ha provato ha dovuto desistere. C’è una siepe troppo fitta ed alta che impedisce il gesto atletico. Poi, Alessandro M. il capo scorta che avrebbe sventato il fattaccio, ieri, nella ricostruzione, ha cambiato colore ai pantaloni dell’attentatore. Prima erano scuri. Da ieri sono diventati bianchi. La pistola che il feroce terrorista gli ha puntato contro, sembra sia una Beretta calibro 9. Che si è inceppata. La Beretta, per chi è del mestiere, è un arma fantastica. E’ in dotazione all’esercito americano perché infallibile. Spara anche se immersa in acqua. Non si inceppa mai. E’ affidabilissima. Proprio fortunato questo Alessandro M. Gli hanno puntato una Beretta in testa ed ha fatto cilecca.  Poi i Pm hanno visionato le telecamere di banche ed istituti che si trovano nelle vicinanze del condominio di Belpietro. Per visionare se in qualche modo si materializzasse in qualche ripresa questo folle attentatore. Niente. Nada de nada. Nessuna traccia.
Insomma, le incongruenze di questo racconto sono molteplici. E la credibilità di questo agente che forse ama molto la canzone di David Bowie “You can be hero just one day” (puoi essere eroe solo per un giorno) ormai sta precipitando.
Speriamo che, a seguire, si ammutolisca tutta la macchina mediatica che, su questo attentato, ha speculato e strumentalizzato. Forse è il caso di tacere e ridimensionare. La cosa più curiosa è che anche i fedelissimi lettori di Libero ormai usano un termine per descrivere lo pseudo attentato che lascia poco spazio alle soggettive interpretazioni: BUFALA.


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