sabato 6 novembre 2010

LA TEORIA POLITICA DEL MC DONALD

Da L'INTERESSATO

Consultare  i sondaggi elettorali  dei vari istituti di ricerca mi incuriosisce sempre moltissimo. Fanno un po’ da polso all’umore dell’elettore italiano e ti permettono sempre di annusare che tipo di aria sta tirando. Gli ultimi disponibili rivelano tutti risultati più o meno simili tra loro, che si possono riassumere, almeno per quanto riguarda i principali partiti,  così:
Il Pdl si stabilizza intorno al 28/29 %  (alle ultime elezioni aveva preso il 38)
Il Pd, nonostante il momento poco felice del governo e di B. non guadagna anzi perde e si stabilizza intorno ad un misero 25/26 %
E la Lega si rafforza. Come al solito. E, secondo alcuni sondaggi, sale fin quasi il 14%.
Ed il dato della Lega è sempre molto curioso da analizzare. Perché questo partito, con una abilità da marketing politico territoriale invidiabile, riesce sempre a far filtrare l’opinione, nel proprio elettorato, di essere perennemente all’opposizione. Anche in maniera reazionaria. Poco importa se dal Consiglio dei Ministri si vedono uscire membri dell’esecutivo con cravatte, fazzoletti e foulard verdi.  I leghisti riescono sempre a governare questo paese (in sette degli ultimi nove anni è indiscutibilmente successo questo) senza però dare l’idea di dover pagare pegno quando le cose  vanno male. E, per far questo, ci vuole una abilità unica che a nord del Po, evidentemente, quando formano la classe dirigente politica, riescono ad insegnare come pochi.  Ecco dunque che la Lega rappresenta sempre l’ancora di salvezza quando non se ne può più di Silvio. L’elettore di centro destra, da Roma in su,  nel tradire B. nella cabina elettorale, sfocia fisiologicamente nell’elargire il proprio consenso alla Lega. Come se volesse alzare la protesta contro chi o cosa non si capisce bene.
E non si rende conto che non fa altro che emulare il comportamento di quella mamma che stufa del troppo olio sulle patatine fritte che il proprio figlio ingurgita frequentando il Mc Donald della propria città, lo invita a consumare lo stesso prodotto al Burghy della via vicino.
Non sapendo che, da tempo, la catena Mc Donald si è comprata l’intero pacchetto societario della Burghy………..

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