domenica 14 novembre 2010

LIBERATEVI DI SILVIO

La commedia deve finire (...) Dicono che non è il momento giusto per una svolta politica (...) È un’argomentazione seducente, ma sbagliata. La stabilità offerta dalla permanenza di Berlusconi al potere è solo illusoria. Ogni nuovo scandalo indebolisce l’autorità del premier e lo mette in ridicolo (insieme a tutto il paese). (...) Berlusconi non offre stabilità ma stagnazione. Il suo governo è quasi completamente paralizzato. I suoi problemi con la giustizia e gli scandali hanno distratto la maggioranza dalla necessità di promuovere le riforme per rilanciare l’economia. Anche il primo trionfo dell’attuale governo, la soluzione del problema della spazzatura a Napoli, si è rivelato effimero: i mucchi di rifiuti sono di nuovo lì. L’Economist si è opposto a Berlusconi sin dall’inizio. Molti italiani non hanno condiviso la nostra posizione, convinti che solo un outsider potesse cambiare il paese. Oggi non hanno più niente: solo un Casanova avanti negli anni che resta aggrappato al potere. Le riforme richiedono un nuovo campione (non importa se di sinistra, di destra o di centro), che prenda di mira i privilegi consolidati. Alla fine dell’opera di Leoncavallo “Pagliacci”, il clown Canio avanza verso il pubblico, dopo aver pugnalato a morte Silvio, e dice: “La commedia è finita”. Anche sul regno tragicomico del Silvio dei nostri giorni dovrebbe calare il sipario.
          The Economist - 12/11/2010

Nessun commento:

Posta un commento