giovedì 15 settembre 2011

DICONO DI NOI - IL NEW YORK TIMES



              L'AGONIA E IL BUNGA BUNGA (Frank Bruni - N.Y.T.)

 Settembre è stato il mese più incerto per gli italiani, con il Parlamento occupato nella discussione della manovra finanziaria. Ma c'è dell'altro. Quali celebrazioni si preparano - mi scusi, primo ministro - per i festeggiamenti dei 75 anni dell'epico imperatore libidinoso?

Come sappiamo dai processi penali a cui è sottoposto per aver pagato per fare sesso con una minore, Berlusconi riunisce regolarmente degli autentici harem di giovani donne per dei baccanali con un dress-code che si potrebbe solo definire bizzaro. Berlusconi li chiama "Bunga Bunga", un termine che non ha una traduzione precisa e non ne ha neppure bisogno. Ultimamente si è parlato persino della lapdance di giovani donne travestite da suore ... e poi dicono che quella italiana è una società maschilista!

Noi americani ci divertiamo un sacco per tutto questo: è uno spettacolo desolante, ma al tempo stesso rassicurante: la nostra follia politica impallidisce di fronte a questa opera buffa a luci rosse. L'Italia ha una storia che dovrebbe rappresentare un monito per molte democrazie occidentali che si sono fatte cullare dal comfort nella compiacenza di sè. Aver tollerato tutte queste buffonerie, ha provocato troppi danni.

Ma non dovremmo limitarci a restare a bocca aperta o a sogghignare. Il cammino dell'Italia dalla gloria al ridicolo, un cammino favorito dalle distrazioni legali e carnali di Berlusconi, minaccia la stabilità finanziaria dell'intera Europa e non va a benificio di nessuno.


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