lunedì 26 settembre 2011

SONO COSE CHE NON SI FANNO.....

Sembra che secondo l'ultimo sondaggio di Manheimer, un elettore su cinque del PDL voglia che Silvio lasci. 

Riepilogando:  il Pdl conta un elettore su quattro in Italia.  Ed il 20% (uno su cinque) di questi elettori vogliono le dimissioni di Silvio. I restanti 3 italiani su 4 (Lega inclusa, credetemi...) le dimissioni di Silvio le vogliono da un pezzo. Ora, senza scomodare la statistica pura, mi sembra di poter dire, con un margine di errore minimo, che l'80% degli italiani vogliono B. dimissionario.

Quattro su cinque, insomma.

In estrema sintesi, per dirla con parole sue, il premier più amato dagli italiani è divenuto nel breve volgere di qualche mese il premier più odiato della storia della nostra Repubblica.

Come se non bastasse, i suoi fedeli parlamentari, se potessero, lo defenestrerebbero. Perchè loro, i prescelti dal sultano, sanno benissimo con chi hanno a che fare.

Scriveva ieri Ernesto Galli Della Loggia nel suo editoriale in prima pagina sul Corriere della Sera:

"È difficile che Berlusconi non lo sappia. Ma se questo fosse il caso, allora è opportuno che qualcuno glielo dica. Gli dica che in pratica non c'è uno, uno solo, dei deputati e dei senatori della sua maggioranza (nonché dei suoi ministri) che in privato non si mostri convinto che il presidente del Consiglio ha fatto il suo tempo, e che la cosa migliore per tutti è che lasci al più presto il proprio incarico. È bene che il Cavaliere lo sappia: il deputato che incrociandolo a Montecitorio gli stringe rispettosamente la mano, la sottosegretaria che gli sorride al banco del governo, il fidato collaboratore, tutti, appena lui si allontana, confidano a chiunque che così non si può andare avanti, che il premier deve lasciare. Tutti, indistintamente: ma sempre alle sue spalle. Da settimane sul palcoscenico italiano la destra mette in scena un triste spettacolo di doppiezza."

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