venerdì 17 febbraio 2012

ANCHE NEONATI E MORTI SI ISCRIVONO AL PDL

Incredibile successo della campagna tesseramenti: bambini, camorristi, persino Frattini

Il Popolo delle Libertà si appresta a stravincere le prossime elezioni. Un partito che infatti riesce a far iscrivere nella campagna di tesseramento morti e neonati, non potrà che incontrare il gradimento di tutti gli italiani. Almeno a quanto sembra dall’inchiesta del pm antimafia di Salerno – raccontata dalla Stampa – enzo Montemurro, che pare essere arrivata a buon punto:
L’altro giorno, i carabinieri si sono presentati nella sede nazionale del Pdl a Roma, in via dell’Umiltà, notificando un decreto di esibizione di atti firmato dal procuratore Franco Roberti e dal suo sostituto Montemurro. E sono tornati indietro con un plico di 25.000 e passa nominativi di iscritti al partito di Silvio Berlusconi nella provincia di Salerno. Che brutta storia. Perché quello che sta emergendo è che notabili locali hanno mobilitato anche la camorra per portare pacchetti di iscritti, e dunque di voti, al gruppo dirigente di riferimento. E probabilmente lo scambio con chi quelle tessere ha finanziato o comunque garantito è stato la promessa di un bel numero di appalti pubblici. Se troveranno conferme le percentuali che stanno emergendo in queste ore, circa il 10% delle tessere del Pdl a livello provinciale è falso. L’epicentro di questo scandalo politico-giudiziario è l’Agronocerino sarnese, in particolare i comuni di Pagani, Scafati, Nocera Inferiore.
Cinquemila e passa risultano essere i tesserati al Pdl in questi tre Comuni. Bene, anzi malissimo:
Il 40% delle tessere – duemila, duemilaecinquecento – sono da depennare perché appunto intestate a morti, minorenni e a persone che, contattate in queste ore dai carabinieri, sono cadute dalle nuvole. Iscritti a loro insaputa. Stiamo parlando di un’inchiesta giudiziaria dell’Antimafia sul voto di scambio, del controllo del consenso elettorale attraverso il tesseramento a un partito. Che in Campania è commissariato, dopo le dimissioni (molto tardive) di Nicola Cosentino, l’ex sottosegretario all’Economia, finito sotto processo per camorra (la Camera ha negato per due volte il suo arresto). Il commissario regionale del Pdl è l’ex Guardasigilli ed ex pm antimafia, Nitto Palma che, pur dichiarando di aver fiducia nella magistratura di Salerno, per il momento non intende sospendere il congresso.
In un’intervista al «Mattino» dichiara:
«Se dovesse risultare iscritta una persona deceduta, la questione potrebbe essere oggetto di critica ma non avrebbe peso ai fini della regolarità del congresso». Se fosse una. Ma se abbiamo duemila tesserati deceduti o bebè? Questa volta i tempi della giustizia e della politica non coincidono come invece dovrebbero. Certo è uno scandalo di proporzioni enormi quello che sta emergendo. L’inchiesta prende spunto da alcune intercettazioni telefoniche e ambientali nell’ambito del fascicolo «Linea d’ombra», l’indagine che ha portato in carcere Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani, anche lui del Pdl, e consigliere regionale. Per una storia di gestione di centri commerciali e di favori alla camorra. Pagani, Scafati e Nocera.
Quanto è piccolo il mondo:
Sindaco di Scafati è Pasquale Aliberti. Altro esponente del Pdl Mario Santocchio. Ricordate questo nome? E’ il personaggio che compromette Nicola Cosentino nell’inchiesta sul megacentro commerciale di Casal di Principe, organizzandogli l’incontro con un dirigente Unicredit che deve sbloccare i finanziamenti. Bene, questo Santocchio ha una sua «qualità» molto discutibile: riesce a resuscitare i morti, a fargli ottenere la pensione (in realtà agli eredi dei morti con i quali divideva la pensione). E per questo è stato condannato (ha patteggiato la pena). Chissà se lui è uno di quei protagonisti del tesseramento taroccato dei morti. Comunque per i suoi servigi al presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, ex carabiniere e parlamentare, è stato nominato presidente del Consorzio.


Nessun commento:

Posta un commento