giovedì 17 maggio 2012

IL VERO ENIGMA

Bossi sapeva tutto, dicono i magistrati. Era perfettamente informato sui fondi che ingrassavano la sua famiglia, sulla paghetta da 5 mila euro al mese elargita ai figlioletti, sugli assegni firmati a favore dei dentisti di proprio pugno, sui bilanci falsi del partito avallati, sulle ristrutturazioni della sua abitazione a sua insaputa, sulle lauree comprate dal Trota e dall'amante di Rosy Mauro.
La base della Lega, di contro, grida allo scandalo, alla solita giustizia ad orologeria dei magistrati comunisti ed è pronta a mettere le mani sul fuoco sull'onestà del vecchio leader. Che ha agito, a loro dire, in completa chiarezza.
Ora, delle due l'una: o Umberto Bossi é un coglione sesquipedale che per anni non ha avuto modo di capire quello che gli succedeva intorno, oppure é semplicemente seriamente malato ed incapace di intendere e di volere.
In entrambi i casi, quello che preoccupa, é che con il voto di noi italiani, abbiamo consentito a questo malato o rincoglionito di ricoprire l'incarico di Ministro della Repubblica.

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